Va al Mar Nero il merito del ridimensionamento dei prezzi del grano nel mercato mondiale

Foto da Twitter della Presidenza della Turchia

Il 24 febbraio 2022, scoppia la guerra tra la Russia e l’Ucraina ed il costo di alcune materie prime va alle stelle, mettendo in crisi specifici approvvigionamenti a livello mondiale.

Tanto si è discusso del prezzo vertiginoso raggiunto dal grano duro e dal grano tenero di cui l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori a beneficio anche del nostro paese. Dopo 5 mesi, un primo spiraglio si apre sul Mar Nero, l’accordo di Istanbul, siglato tra la Russia nella persona del ministro della Difesa, l’Ucraina con il suo ministro delle infrastrutture, e l’ONU rappresentato dal segretario generale Antonio Guterres, e la Turchia in veste di mediatore con il Ministro della Difesa, è un aiuto concreto per stabilizzare i prezzi degli alimenti. Grazie a questa intesa verranno creati dei corridoi sicuri nel Mar Nero per garantire il trasporto del grano.

Quello di Istanbul sarà ricordato come il primo accordo tra Russia e Ucraina, sui corridoi necessari al trasporto degli alimenti, anche se i documenti siglati non vedono la firma congiunta dei due attori, quindi l’accordo non sarà diretto, ma Kiev ha firmato con Turchia ed Onu ed altrettanto farà la Russia.

Come riporta l’Ansa, ad annunciare l’esito positivo della difficile mediazione è stato proprio l’ufficio del Presidente Turco Recep Tayyip Erdogan, grande protagonista del successo raggiunto che si è concretizzato alle 16.30 (in Italia ore 15.30) di sabato 22 luglio nel sontuoso palazzo Dolmabahce sullo Stretto del Bosforo. Il corridoio per i cereali permetterà di trasportare almeno 25 milioni di tonnellate destinate ai mercati di tutto il mondo, per prima cosa potrà cessare il blocco di ben 80 navi ferme nei porti ucraini coinvolte nel trasporto sicuro degli alimenti saranno i cargo che partiranno dal porto di Odessa e da altri 2 porti ucraini minori.

Le navi merce ucraine non saranno scortate da navi russe e non saranno coinvolte navi militari, in caso di necessità di controlli, ad eseguirli saranno gruppi congiunti. Finalmente l’abbassamento dei prezzi condizionato dall’intesa raggiunta, ha permesso ai mercati di tornare come base di acquisto al valore precedente all’inizio del conflitto.

Il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5.000 staia (-2,64%) ed il grano duro a 841,25 dollari per 5 mila staia, valori registrati anche nei i giorni tra il 16 ed il 18 febbraio 2022. Respiro importante per tutti i paesi che importano importantissime quantità di questa preziosa materia prima alimentare e che in questi mesi hanno subito danni non indifferenti.

Flavia Pruner