Il candidato sindaco di Sesto San Giovanni Michele Foggetta ha presentato, nella mattinata di venerdì 3 giugno, tre proposte per servizi educativi.
Nell’idea di città del candidato sindaco della coalizione progressista #ReinventiamoSesto, formata da Sinistra Italiana – Europa Verde, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Città in Comune, Michele Foggetta Sindaco, il settore educativo rappresenta uno dei temi più importanti. Un tema caldo che, in quanto educatore di professione, è proprio uno dei punti più importanti per il programma elettorale di Foggetta.
L’idea della coalizione è quella di mantenere la gestione diretta dei nidi e rivedere il contratto delle educatrici. Proprio su quest’ultimo punto, sottolineando l’importanza della formazione continua dei professionisti per non causare uno scarto qualitativo, Foggetta ha puntualizzato: «Le educatrici lasciano i nidi perché trovano lavoro altrove. Preferiscono andare da altre parti, anche a tempo determinato, ma dove trovano condizioni migliori piuttosto che stare qui a tempo indeterminato. Questa situazione si genera perché tra i nidi a gestione diretta e qualli a gestione mista, ci sono educatrici comunali che hanno uno stipendio decisamente diverso. Solo nella mia associazione, a Milano, da Sesto San Giovanni sono arrivate 6 educatrici. Questo fa capire come sia la situazione. Per quanto mi riguarda è un punto fondamentale tanto l’utenza (i bimbi) che per i professionisti. Si investe sui cittadini del domani fin da subito, con un servizio di qualità».
L’altra proposta presentata è quella legata alla riorganizzare dei Centri Ricreativi Estivi: «Per dare una risposta concreta a tutte le famiglie che lo richiedono». Ed è da queste due proposte che nasce, di fatto, la terza: la costruzione di una rete con gli agenti sul territorio con la partecipazione attiva dei genitori e del terzo settore. Un impegno, più che una proposta, che la coalizione promette di prendere nei confronti della città: «Dove non arriva l’amministrazione comunale a dare una risposta a tutti, si resta aperti a tutte le nuove possibilità. Il focus di qualsiasi politica sui settori educativi dev’essere incentrata sul bambino e i suoi bisogni. È fondamentale che si creino tutte le condizioni per far si che chi opera nel settore possa svolgere il suo lavoro con la giusta cura e l’opportuna continuità necessaria per soddisfare i bisogni educativi dei bambini».