Sesto, sterminato uno sciame di api in un condominio di viale Casiraghi

Una ricorrenza che è stata celebrata nel peggiore dei modi: nella giornata mondiale delle api a Sesto San Giovanni è stato avvelenato e sterminato uno sciame nei pressi di un condominio di viale Casiraghi.

Nella serata del 20 maggio, infatti, alcuni residenti dello stabile hanno notato uno sciame di api nei pressi di una grondaia al piano terra: «Ho chiamato subito altri miei amici apicoltori per mettere in sicurezza lo sciame – racconta al Gazzettino Metropolitano Danilo, titolare di un esercizio commerciale nelle vicinanze, noto per far parte delle Guardie ecologiche volontarie del Parco Nord Milano e per essere un apicoltore hobbista -. Siamo intervenuti subito per mettere in sicurezza un insetto vitale per il nostro ecosistema. Abbiamo applicato una scala nei pressi della grondaia per poi apporre un’arnia, ovvero il ricovero o dimora dove le api avrebbero potuto organizzare la loro colonia in sicurezza. Per far vedere che la situazione era sotto controllo e che c’era un intervento in corso, abbiamo anche delimitato la zona con un nastro: un modo per impedire l’accesso e lasciare che le api trovassero la loro strada verso la nuova casa».

Nella mattinata di sabato 21 maggio, però, la brutta sorpresa: un cittadino ha segnalato erroneamente la presenza di un nido di vespe a una ditta di disinfestazione che è intervenuta sul posto, e nonostante ci fosse ancora la delimitazione del nastro, con scala e arnia, ha avvelenato e ammazzato le api.

Un fatto di una gravità inaudita, data l’importanza delle api per la sostenibilità ambientale e per il mondo in cui viviamo: nella giornata atta a sensibilizzare sull’importanza degli insetti impollinatori e sul loro vitale contributo al nostro ecosistema, a Sesto si è consumato un episodio di becera ignoranza. Danilo, l’apicoltore che si era premurato di mettere in sicurezza le api, ha prontamente avvisato la polizia locale che prenderà le misure necessarie contro i responsabili.

Di seguito alcuni scatti dell’intervento degli apicoltori e dell’infausto epilogo.