Novità riguardanti gli asili nido anche a Cinisello Balsamo. Anche il Comune guidato da Giacomo Ghilardi, come Bresso, ha deciso di estenralizzare Il Girasole a Ipis, l’azienda sovracomunale Insieme Per Il Sociale.
Un consiglio comunale molto lungo e infuocato, terminato con la votazione che di fatto consegnato ufficialmente l’asilo nido a Ipis. Decisivo il volere della maggioranza del consiglio comunale: «Ma a chi giova davvero una operazione del genere? Chi ci guadagna?» si interrogano dall’Rsu del Comune di Cinisello Balsamo. «Una votazione balneare – proseguono -, come quando si fanno gli aumenti della benzina d’estate, con buona parte dei cittadini in vacanza. Purtroppo, le nostre proposte non sono mai state prese in considerazione e ora ci troviamo con un’operazione della quale è difficile cogliere il senso e l’utilità. Per mesi ci hanno raccontato che alla base della scelta vi era una motivazione economica, ma è davvero così?». Dubbi spostati anche su un piano più economico, ma non solo: «Ipis prevede un monteore per le educatrici per formazione e attività di supporto di 20 ore contro le 168 ore delle educatrici comunali e che il personale educativo, formato con laurea, verrà retribuito meno di un operaio specializzato. Al di là delle dichiarazioni formali, chiunque può capire che tali condizioni potranno solo contribuire al peggioramento della qualità del servizio».
«Più che discussione è stata solo una formalità perché la giunta ha portato in aula una decisione già preconfezionata in altre sedi e per la formale assunzione della quale decisivo è stato il voto del consigliere Malavolta, che si è espresso a favore della esternalizzazione dei nidi e contro le educatrici. Proprio lui che ha sempre difeso la scuola» hanno invece sottolineato dal Partito Democratico.
Il sindaco Giacomo Ghilardi ha invece portato in aula le dichiarazioni con cui, nel 2016, il centrosinistra giustificava il passaggio a Ipis dell’asilo nido La Trottola. Un ‘precedente’ a cui la maggioranza ha fatto più volte riferimento: «L’ex sindaco guardava alla costruzione di un equilibrio tra l’azienda e i nidi pubblici. Io guardo sinceramente a un equilibrio un po’ più ampio, che deve esserci per forza per portare avanti tutti i servizi che bisogna erogare ai cittadini. La sicurezza è quello più sotto organico di tutti, perché per anni è stata messa da parte».