Alla Bicocca di Milano quattro progetti per l’ambiente e il territorio

Foto dalla pagina Facebook dell'Università Bicocca

Quattro progetti per l’ambiente e il territorio: partono le campagne di raccolta fondi dei quattro team selezionati nell’ambito del programma Bicocca Università del Crowdfunding. I progetti potranno essere sostenuti da chiunque con una donazione attraverso Produzioni dal Basso, la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

Il primo progetto, presentato da un team tutto al femminile, si chiama l’Abc del Quartiere e consta nella realizzazione di una attività di doposcuola in zona San Siro di Milano con l’intento di aiutare bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni nello studio e, al tempo stesso, favorire la coesione sociale nel quartiere, il tutto con un mezzo particolare: le bici. «L’Abc del Quartiere – spiega la team leader Rebecca Coacci, ex studentessa di Milano-Bicocca – è un progetto di rigenerazione sociale urbana che nasce a partire dalle risorse già presenti sul territorio di San Siro. Vogliamo valorizzare la dimensione del cortile come spazio di socializzazione: è un luogo che quotidianamente genera un forte senso di appartenenza e una comunità di vicinato molto coesa. Le attività proposte dagli educatori e dalle educatrici, a bordo della bici cargo, raggiungeranno una parte consistente dei bambini e delle bambine che, come emerso dall’analisi del contesto, non hanno la possibilità di frequentare un doposcuola». L’obiettivo economico di L’Abcdel Quartiere è di 10mila euro, che serviranno per l’acquisto e l’allestimento della bici cargo.

The Green Escape, invece, sarà l’escape room dedicata al tema della sostenibilità, che sorgerà nell’area del Nord Milano: un modo per far conoscenze ai giovanissimi frequentatori di The Green Escape delle buone pratiche attraverso il divertimento. L’obiettivo del crowdfunding è fissato, anche in questo caso a 10mila euro.

PoreUp è un doppio contributo alla sostenibilità ambientale: un progetto che punta non solo a ridurre i rifiuti attraverso il riutilizzo della plastica, ma anche a ricavarne un materiale nano-poroso in grado di purificare i gas di scarico industriali dall’anidride carbonica. In che modo, lo spiega il team leader Jacopo Perego, giovane assegnista di ricerca in Scienza dei Materiali: «L’idea si basa sulla possibilità di trasformare diversi tipi di materie plastiche in materiali ad alta tecnologia contenenti delle cavità di dimensioni piccolissime capaci di intrappolare al loro interno l’anidride carbonica, la piccola molecola gassosa sottoprodotto delle attività dell’uomo, principale responsabile dell’effetto serra e dell’accelerazione del cambiamento climatico. Il progetto PoreUp viene sviluppato da un team internazionale di giovani ricercatori, dottorandi e laureati in Scienza dei Materiali presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ci accomuna la grande passione per la ricerca, la voglia di scoprire, studiare e capire come funzionano i nuovi materiali e le nuove tecnologie e la volontà di sfruttare le nostre conoscenze per contribuire ad un futuro più sostenibile». PoreUp punta a raccogliere 10mila euro, somma necessaria per realizzare le varie fasi della ricerca.

Infine, il quarto progetto si intitola Truciolo – Energia eco-sostenibile dagli alberi, che come obiettivo quello di tracciare la ‘storia’ del materiale legnoso valorizzato nelle centrali a biomasse e mettere a disposizione di tutti dei dati certificati e non alterabili. Per Truciolo l’obiettivo economico è fissato a 6.700 euro.