È una Pro Sesto che non ha (quasi) nulla da perdere. Forse per questo motivo mister Di Gioia sceglie una Pro Sesto completamente votata all’attacco contro il fanalino di coda Legnago: un 3-4-3 molto offensivo, con Del Frate in porta; difesa composta da Toninelli, Pecorini e Mazzarani; Scapuzzi e Sala ad agire lungo le fasce con Brentan e Gattoni in mediana; nel tridente di peso spazio a De Sena, Capogna e Marilungo.
È un match da non sbagliare: un eventuale passo falso ridarebbe peso alla possibilità di retrocessione diretta per i biancocelesti. La prima palla gol arriva al quarto d’ora: Gattoni scappa via sulla sinistra e pennella in mezzo un pallone, ben raccolto da Marilungo. L’attaccante biancoceleste sceglie di schiacciare il pallone, che si alza sopra la traversa cestinando la prima palla gol del match. Al 22esimo nuova opportunità biancoceleste: Brentan riceve lo scarico e prova la conclusione da fuori, che però si spegne fuori di poco.
Al 29’ la prima clamorosa occasione per il Legnago: uno svarione difensivo sugli sviluppi di una rimessa laterale a favore, manda Contini in campo aperto che a tu per tu con Del Frate lo supera, ma l’urlo di gioia si stampa, insieme al pallone, sul palo. Centoventi secondi dopo sono ancora gli ospiti pericolosissimi: Lollo da fuori area colpisce molto bene, con il pallone che si spegne di un niente fuori dal palo. Allo scadere della prima frazione, altra ghiotta occasione per il Legnago: Giacobbe da dentro l’area piccola, perfettamente servito, incredibilmente calcia fuori senza trovare lo specchio della porta.
La ripresa comincia così come era finito il primo tempo, con il Legnago pericolosissimo dalle parti di Del Frate. Al 50’ l’estremo difensore biancoceleste è chiamato a un miracolo per evitare che il pallone soprassi la linea in mischia. Il suo colpo di reni toglie letteralmente la palla dalla porta, dopo che parte della sfera aveva già superato la linea, ma non completamente.
Al 68’ è vantaggio Legnago: direttamente dal rilancio del portiere Corvi, Contini beffa la retroguardia biancoceleste e questa volta non sbaglia a tu per tu con Del Frate, freddato sotto le sue gambe. È un duro colpo per i biancoclesti, che provano a cambiare interpreti con la panchina, ma senza trovare mai la via della porta.
La Pro Sesto torna ad affacciarsi in area di rigore all’81esimo: Adamoli calciando al volo di potenza va a qualche centimetro dal pareggio. L’1-1 arriva al 90’ una palla della disperazione viene fiondata in area di rigore e raccolta da Pecorini, che da difensore si trasforma in bomber, raccogliendo la palla e mettendola alle spalle di Corvi.
Il finale da incubo, però, si concretizza appena 60 secondi dopo, al 91’: la Pro Sesto completamente sbilanciata in attacco per cercare il gol del vantaggio, viene presa in totale contropiede e punita dalla glaciale ripartenza del Legnago finalizzata da Sgarbi. È una triplice mazzata per i bianacoclesti: alla partita, al morale e (forse) anche al campionato.
Il fondo della classifica, e la relativa retrocessione diretta, è distante ora solo due punti, con altre due gare ancora da giocare. Una paura che, oggi come non mai, bussa dalle parti di via XX Settembre.