All’alba di giovedì 7 aprile, nelle province di Milano e Forlì Cesena, i carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, aiutati dai colleghi della Compagnia di Cesenatico, hanno arrestato 10 persone ritenute responsaili, in concorso, di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, dalla cocaina alla marijuana, commessi nel Comune di Paderno Dugnano.
Per alcune di queste 10 persone si sono aperte le porte del carcere, mentre per altre sono stati disposti gli arresti domiciliari: il provvedimento scaturisce da un’articolata attività di indagine, avviata nell’estate scorsa dai militari della Tenenza di Paderno Dugnano, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni di cittadini circa un anomalo via vai di soggetti nei pressi di un’abitazione.
Le indagini, condotte sia attraverso tecniche tradizionali come servizi di osservazione e controllo, sia mediante l’ausilio delle telecamere e intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di accertare la veridicità delle segnalazioni, evidenziando l’esistenza di un gruppo di persone che, utilizzando come base logistica proprio l’abitazione oggetto delle segnalazioni, attraverso una finestra protetta da inferriate che affaccia sulla strada, conducevano, secondo un’accurata spartizione di compiti e ruoli, un’attività di spaccio h24, con la modalità di un vero e proprio take away, con i clienti che, dopo aver ordinato (telefonicamente o ‘alla finestra) la sostanza che desideravano, passavano a ritirarla, con la consegna e il contestuale pagamento che avvenivano con rapidi passaggi di mano attraverso le inferriate.
Durante l’esecuzione dell’Ordinanza, i carabinieri hanno operato un arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente, e sono state eseguite ulteriori perquisizioni di iniziativa che hanno permesso di rinvenire, complessivamente, 10 proiettili cal. 7,65; 180 grammi di marijuana; 220 grammi di hashish; 2 grammi di cocaina e 1 bilancino. Le 10 persone arrestate sono stati portate presso le Case Circondariali di Milano San Vittore, Monza e Rimini, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre i destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari vi sono stati sottoposti presso le rispettive abitazioni.