Spazio Arte ha il suo nuovo murales che racconta di un percorso di inclusione. Si è svolta a Sesto San Giovanni nella mattinata di venerdì 1 aprile l’inaugurazione dell’opera d’arte realizzata dagli art director Giulia Villa, Beppe Treccia e Giuseppe Ivicoli; e dagli artisti EricsOne (Maurizio Ricucci) e Alessandro Etsom (Alessandro Conti).
L’opera visiva racconta la storia di una famiglia che vive in una città inclusiva: il percorso di vita e di crescita di una piccola bimba che cresce nella sua città, Sesto San Giovanni, si integra e stringe rapporti di amiciza attraverso varie attività di aggregazione, come per esempio lo sport. «Ringrazio Campari Group, Beppe Treccia, gli artisti EricsOne e Alessandro Etsom per aver contribuito a realizzare questo bellissimo murales. Un grazie ai ragazzi di Punto Zero e le mediatrici culturali Delel e Ibitssem per l’attività che svolgono quotidianamente a sostegno dell’inclusione sociale. Questa opera è un altro importante segnale del valore che stiamo dando alla nostra Città, anche attraverso forme d’arte moderna», ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano.
Di Stefano durante l’inaugurazione ha inoltre posto l’accento sull’importante riqualificazione che quest’opera ha portato alla struttura: «Nell’ultimo anno l’abbiamo recintata e abbiamo anche in progetto di installare le telecamere e, perché no, abbiamo deciso di dare a Spazio Arte una bella ‘rinfrescata’ con una logica più artistica. È importante per me quest’opera d’arte: ci siamo prefissati di fissarne molte sul territorio e tra poco ci sarà anche quella che si affaccia sulla Città della Ricerca e della Salute, dedicata a Gino Strada. Anche quella è un’iniziativa che vogliamo portare avanti in un’ottica di marketing urbano, un po’ di street art che attrae sempre e che è sempre bella da vedere passeggiando per una città».
Il sindaco Roberto Di Stefano, al quale sono andati i ringraziamenti di chi quotidianamente frequenta la struttura per diversi tipi di progetti, ha poi concluso annunciando Spazio Arte nelle prossime settimane consentirà di fare corsi di lingua e formazione e di inserimento graduale nella società agli oltre 400 ucraini (nella quasi totalità si tratta di mamme e bambini) che sono arrivati a Sesto San Giovanni per il ricongiungimento familiare.