Un tweet offensivo e di pessimo gusto, o meglio senza nessun gusto né ritegno, quello pubblicato da Pietro Diomede. Il comico avrebbe dovuto esibirsi il 12 aprile nello storico teatro Zelig di viale Monza a Milano, ma è stato allontanato.
La ‘battuta’ riguarda la ragazza uccisa e fatta a pezzi, Carol Maltesi. È accusato dell’omicidio l’amico e vicino di casa Davide Fontana: la 26enne è stata fatta a pezzi, congelata e, infine, il suo corpo è stato abbandonato a Borno, nel bresciano. Una settimana fa il ritrovamento dei resti della ragazza, contenuti in dei sacchi della spazzatura: era stato lanciato un appello dai Carabinieri per identificare la vittima sulla scorta dei numerosi tatuaggi. Ieri il corpo è stato identificato: appartiene a Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie da quando la ragazza aveva iniziato a lavorare come attrice e performer a luci rosse.
Sulla base di questi elementi la mente prolifica di ‘battute’ del comico ha partorito un orrore pubblicato su Twitter: «Che il cadavere di una pornostar fatto a pezzi venga riconosciuto dai tatuaggi e non dal diametro del buco del c**o non gioca a favore della vittima». Le reazioni sconcertate e indignate al tweet offensivo non si sono fatte attendere e, in primis, è stato proprio il teatro Zelig a prendere le distanze da Pietro Diomede e ad allontanarlo: «Abbiamo ricevuto segnalazioni in seguito al tweet di un artista che avrebbe dovuto esibirsi presso lo Zelig il 12 aprile. Ci dissociamo completamente da quel tweet, che disapproviamo nella maniera più assoluta. Di conseguenza l’artista è stato escluso dalla programmazione Zelig».