Sesto, un presidio dell’opposizione sotto il Comune

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Nella serata di mercoledì 30 marzo il consiglio comunale di Sesto San Giovanni sarà chiamato a esprimersi sull’approvazione del bilancio 2022, oltre ad altre 16 delibere.

Poco prima dell’inizio dei lavori, la lista civica dei Giovani Sestesi ha organizzato una manifestazione «contro la censura del confronto democratico e popolare all’interno delle istituzioni». Un appuntamento al quale hanno aderito diverse delegazioni della minoranza di Sesto San Giovanni. «La maggioranza ha paura del confronto e usa la figura e il ruolo del presidente per restringere il confronto riducendo tempi e modalità di esecuzione: 10 minuti per 16 delibere vuol dire che per ogni argomento abbiamo 62 secondi circa per interventi e un minuto per la dichiarazione di voto se chiudiamo entro 00.30 altrimenti niente discussione», dichiarano dai Giovani Sestesi. Le forze di opposizione, ma non solo, hanno scritto al Prefetto per far valere le proprie ragioni, chiedendo «di intervenire affiche si possa fare un’assemblea consigliare degna della nostra città».

«È evidente come un bilancio virtuoso dia fastidio a chi per anni ha usato il Comune come strumento per distribuire soldi pubblici ad amici di partito, lasciandoci in eredità 21 milioni di buco – la risposta del sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano -. A dimostrarlo sarà la manifestazione strumentale alla quale assisteremo questa sera fuori dal Comune organizzata da tutti gli attori protagonisti del malgoverno cittadino del passato: ex sindaci, ex assessori, alcuni sindacalisti, alcuni partiti e finte liste civiche, tutti insieme appassionatamente per tentare di fare l’ultimo sgambetto in vista del voto. Ancora una volta si impegnano solo per tentar di danneggiare Sesto San Giovanni e garantirsi un loro tornaconto politico personale».