Nella giornata di mercoledì 9 marzo, il personale della Squadra Volante e della Sezione Investigativa del Commissariato di Sesto San Giovanni, diretto dalla dottoressa Anna Bruno, ha denunciato due uomini per diversi reati, tra cui ricettazione e commercio di prodotti contraffatti per uno dei due soggetti.
A seguito di un’articolata attività di polizia giudiziaria nata a Sesto e proseguita anche in diversi comuni della bergamasca, sono stati indagati due cittadini di 23 e 33 anni, entrambi con numerosi precedenti penali e di polizia. I due uomini sono stati fermati intorno alle ore 9.30, per un controllo ordinario nel comune di Sesto. A bordo dell’autovettura, intestata a un’altra persona estranea ai fatti, sono stati ritrovati all’interno del portabagagli numerose felpe griffate, complete di etichette, due borse da donna di famosi brand, diverse cinture, anch’esse griffate, 1600 euro in contanti e, infine, un dispositivo ‘Jammer’ che è utilizzato come disturbatore di frequenze per eludere gli allarmi.
Dagli accertamenti eseguiti sul posto è emerso che uno dei due uomini aveva avviato una fiorente attività di vendita di capi di abbigliamento con una vasta clientela, con la quale venivano presi accordi sui social network in merito a prezzo e luogo della compravendita. A casa dell’uomo, che ha precedenti per reati inerenti agli stupefacenti, sono stati ritrovati, nascosti in una scatola, altri 27.500 euro in contanti. A quest’ultimo soggetto sono stati contestati i reati di ricettazione, commercio di prodotti contraffatti e spaccio di sostanze stupefacenti mentre al secondo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, il possesso di arnesi atti allo scasso e del dispositivo utilizzato per intercettare e impedire le comunicazioni telefoniche.