Una Pro Sesto convincente, che crede alla salvezza come mai prima d’ora nel corso della stagione 2021/2022 e che, soprattutto, fa credere ora anche ai suoi tifosi la possibilità di centrare l’obiettivo per il secondo anno di fila.
La gara con la Juventus U23, andata in scena al Breda di Sesto San Giovanni nel pomeriggio di domenica 6 marzo, porta con sé tante certezze. Alcune positive, le indicazioni fornite sul campo dagli uomini di mister Stefano Di Gioia, e altre negative. Queste ultime, nello specifico, arrivano dalla direzione di gara operata dal fischietto Dario Di Francesco della sezione di Ostia Lido. Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie la società di via XX Settembre che al termine della gara, nelle parole del presidente Gabriele Albertini, ha così tuonato: «A me dispiace dover tornare ancora una volta su questo argomento perché l’ho già fatto con le istituzioni nel corso dell’anno, però non è possibile non farlo di nuovo».
Il presidente della Pro Sesto si riferisce a due episodi dubbi avvenuti nell’area di rigore della Juventus U23. Il primo, in maniera particolare, avviene nel primo tempo e avrebbe potuto condizionare l’intero corso della partita. Capogna lanciato a rete viene steso da un difensore bianconero. Ci sarebbero gli estremi non solo per il rigore, ma anche per l’espulsione. Ma l’arbitro, incredibilmente, lascia giocare (qui il video dell’episodio). Una scena, quella della mancata assegnazione del penalty, che in maniera del tutto identica, si ripete anche nella ripresa, a dieci minuti dalla fine, quando all’appello manca un altro rigore, dopo un’evidente trattenuta sullo stesso Capogna (qui il video del secondo episodio incriminato). Episodi che si sono verificati sul punteggio di 0-0, di cui l’ultimo poco prima del gol dello 0-1 che ha deciso la sfida in favore della Juventus, ai danni di una Pro Sesto che tutto meritava meno che uscire dal campo con 0 punti in tasca.
«Non concedere il primo rigore è al limite dell’imbarazzante – prosegue Albertini -. È stato un anno difficile dal punto di vista tecnico, lavoriamo tantissimo in settimana e poi arriviamo la domenica e ci troviamo una classe arbitrale che non è al livello di questa categoria, del calcio professionistico italiano. Questi episodi, come tanti altri nell’arco dell’anno, sono stati veramente di un livello molto molto basso».
Albertini si rivolge poi direttamente al designatore degli arbitri: «Capisco che bisogna avere pazienza con la classe arbitrale giovane, ma a un certo punto, quando ci sono questi episodi, diventa veramente difficile. È facilissimo pensare male». Albertini fa inoltre riferimento a un episodio accaduto all’andata, con un rigore più che generoso concesso ai bianconeri (e poi fallito) con le immagini che avevano dimostrato in seguito la totale assenza di alcun contatto falloso. «Siamo sconcertati dal livello della classe arbitrale. Quest’anno stiamo toccando dei livelli allucinanti».