È passato quasi un mese da quando Lorenzo D’Errico, figlio del pensionato cusanese Carmine D’Errico, è stato portato in carcere come unico indiziato dell’omicidio di suo padre.
A incastrare Lorenzo sono state alcune tracce di sangue trovate dai Ris durante il sopralluogo nella villetta dove padre e figlio vivevano, in via della Libertà a Cusano Milanino.
Nei giorni prima del suo arresti Lorenzo si è sempre dichiarato innocente e anche dopo essere stato trasportato in caserma dai Carabinieri di Sesto San Giovanni, durante l’interrogatorio ha fatto scena muta.
Dal 3 febbraio Lorenzo è in carcere e i Carabinieri aspettano di poterlo interrogare insieme al magistrato. Il colloquio potrebbe avvenire nella prima metà di marzo ma la data definitiva la deciderà il pubblico ministero. Se ormai è certo che Carmine sia morto per 40 martellate sulla testa, il tassello mancante rimane il movente: come mai Lorenzo avrebbe ucciso l’unico parente che gli rimaneva, suo padre?