«Sono ‘mister Pro Sesto’, risolvo problemi». Parafrasiamo un capolavoro del cinema mondiale come Pulp Fiction, nella speranza (ora più concreta che mai) di essere alla presenza di un altro piccolo capolavoro.
Stefano Di Gioia è il ‘signor Wolf’ di questo nuovo copione che sta andando in scena dalle parti di via XX Settembre. Chiamato sulla panchina della Pro Sesto dopo l’esonero di Simone Banchieri, Di Gioia ha guidato la squadra verso il ritorno alla vittoria interna al Breda. Il 2-1 di domenica scorsa contro il Piacenza non può e non deve essere soltanto un caso isolato. Ma di certo, è una giornata di fatto storica. I biancocelesti, infatti, non vincevano al Breda di Sesto San Giovanni dal 29 novembre 2020. Tra il rigore di De Respinis che piegò il Lecco e le reti di capitan Scapuzzi e Ghezzi per il 2-1 contro il Piacenza sono passati 448 giorni.
Di Gioia è riuscito a regalare una gioia ai tifosi lì dove Filippini e Banchieri avevano fallito. Ma non solo, perché adesso la fiamma della salvezza è più accesa che mai. Perché questo successo bissa quello ottenuto in trasferta in settimana contro la Pro Patria (0-3) e dopo la convincente prova con la Feralpi Salò, in cui la squadra meritava ben altra sorte. Insomma ‘mister Pro Sesto’ sembra aver trovato davvero le chiavi giuste per sbloccare una stagione che sembrava già segnata. Ma come in ogni capolavoro del grande schermo che si rispetti, c’è sempre il colpo di scena che non ti aspetti. Allora adesso sotto con le altre gare che mancano al termine della stagione. Chissà che questo entusiasmo tutto sestese non sia anche il giusto pretesto per far tornare il Breda tutto esaurito.