L’amministrazione di Cormano ha individuato le cinque aree che sul territorio ricoprono le caratteristiche adeguate per la rigenerazione urbana e territoriale.
Le aree identificate hanno caratteristiche diverse sia per posizionamento che per strutture. Si tratta dell’intera area nord di via del Lavoro, l’area della ex Nymco al confine con Milano, due insediamenti produttivi dismessi in via Filzi e via Cadorna e, infine, una ex residenza in disuso in via Sauro al confine con Cusano Milanino.
L’assessore Sergio Busico, con deleghe alle Attività produttive, Politiche attive del lavoro e Rigenerazione urbana, spiega le considerazioni che hanno portato alla scelta di attivare lo strumento della rigenerazione urbana e territoriale: «Avevamo fin da subito ben chiara la situazione urbanistica cormanese: insediamenti produttivi da tempo dismessi rappresentavano non solo un’opportunità mancata ma anche una fonte di degrado e una sorta di rifugio per situazioni al limite della legalità e spesso anche oltre. Per noi invece queste aree devono e possono rappresentare l’occasione del rilancio del tessuto produttivo, incentivando le imprese e stimolando la rigenerazione con evidenti ricadute positive non solo sulla riqualificazione urbana e il ripristino del decoro ma anche e soprattutto con la speranza che Cormano torni ad essere attrattiva per piccole e medie imprese rilanciando così anche l’aspetto occupazionale».
La legge sulla rigenerazione urbana e territoriale consente di applicare sulle zone individuate una serie di leve virtuose sia per le imprese che scelgono di insediarvisi, grazie alla semplificazione dei procedimenti amministrativi e alla riduzione dei costi e per l’ambiente e la qualità della vita, grazie alla valorizzazione e lo sviluppo di infrastrutture verdi multifunzionali.
«Questa scelta evidenzia la capacità di questa giunta di cogliere opportunità ed utilizzare strumenti che possano incentivare e stimolare la crescita della nostra città verso un futuro attivo e sostenibile, una visione che cambia passo rispetto al passato in cui – dopo il boom economico degli anni sessanta – a Cormano abbiamo visto lentamente spegnersi la capacità di attrarre lavoro e investimenti. Vogliamo recuperare il terreno perduto e nonostante l’enorme gap da colmare stiamo scegliendo di mettere in campo gli strumenti che possano insieme valorizzare le attività esistenti sul territorio ma anche riuscire a richiamarne di nuove, andando così verso un modello di sviluppo moderno e sostenibile, innovativo e di elevata qualità ambientale», conclude l’assessore Busico.