La rissa di venerdì mattina all’alba, al civico 55 di via Granelli a Sesto, sembrava essere attribuita a due giovani avventori del locale Vip Disco Club ma il proprietario della discoteca smentisce che i due fossero clienti della discoteca: « La nostra licenza – dichiara al Gazzettino Michele Arimento, socio e gestore del Vip Disco Club di via Granelli – era ancora sospesa da decreto visto che abbiamo riaperto da venerdi sera con il ballo e giovedì notte abbiamo aperto solo con servizio bar e ristorante chiudendo il locale definitivamente alle 3 del mattino orario in cui tutti, fino all ultimo dipendente, ha lasciato il locale».
Armiento si sfoga anche per gli anni molto duri che la pandemia e i diversi lockdown hanno rappresentato per il mondo del divertimento notturno (e non): «Noi come discoteca, dopo due anni di chiusure, siamo stati additati come luogo di untori per covid 19 prima e come luogo di risse incontrollate poi. Ma in realtà siamo un’azienda come altre, con dipendenti che hanno famiglie e che vivono di questo lavoro. Il mondo della discoteca per tanti è un lavoro e non uno svago e questo va rispettato. Non vogliamo essere considerati come un luogo in cui succedono violenze, il mondo del divertimento fa anch’esso parte della cultura e chiediamo maggior rispetto».