«Avendo a cuore la salute fisica, mentale, emotiva degli ospiti anziani, alla luce di numerose e preoccupanti segnalazioni ricevute da parte di ospiti e familiari del Centro Polivalente Anziani di via Alemanni, il 18 novembre abbiamo inviato un’interrogazione alla amministrazione del Comune di Cusano Milanino che ci ha risposto solo il 21 dicembre oltre il limite dei 30 giorni stabilito dai regolamenti comunali». A dichiararlo è il Pd di Cusano Milanino, che nell’interrogazione consiliare si era concentrato su alcuni punti definiti “critici”:
«Le carenze di informazioni da parte del gestore del centro, in particolare il livello tecnico ed informativo del sito web gestito da Sereni Orizzonti è molto povero e per diversi giorni non è stato raggiungibile. Questo livello tecnico ed informativo non è in linea con i requisiti di servizio e trasparenza richiesti dalla normativa generale sugli enti pubblici, dei quali il CPA è parte anche se gestito da terzi», sostiene il Pd.
Secondariamente, l’interrogazione chiedeva conto della gestione ordinaria e straordinaria della struttura: «Le gravi carenze nella manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura. Di tutti i quesiti avanzati dalla nostra interrogazione questo, unico, non ha avuto risposta. Perché non si provvede alla sistemazione della camera a 4 letti della RSA e dei 2 minialloggi visto che ci sono cittadini in lista di d’attesa per entrambe le tipologie di alloggio? Molte cose non funzionano per mancata manutenzione sia ordinaria che straordinaria acqua calda, illuminazione».
L’amministrazione comunale ha risposto all’interrogazione del Pd chiarendo che: « Al 21 dicembre, dei 42 posti letto della RSA, 2 erano obbligatoriamente dedicati dai protocolli anti contagio come stanza di isolamento, 4 inutilizzabili per problemi strutturali del soffitto della stanza che li ospita, 35 erano occupati (28 da residenti di Cusano Milanino) e 1 in via di assegnazione. La lista di attesa della RSA era composta da 16 donne e 19 uomini, tutti residenti nel Comune di Cusano Milanino».
Il centro diurno integrato (CDI) che può ospitare fino a 16 persone è stato chiuso il 09 marzo scorso e non è più stato riaperto. «A oggi – riferisce l’amministrazione – il concessionario sta incontrando delle difficoltà per reperire il personale sanitario (medico e infermieristico) necessario per riavviare l’attività in base agli standard della normativa di accreditamento e autorizzazione al funzionamento. Il concessionario prevede di riuscire a coprire gli standard e a riavviare il CDI al più presto».
Per quanto riguarda il Il Servizio di Animazione – Fisioterapia e Psicologa «Non sono mai stati interrotti durante il periodo pandemico e sono tuttora attivi.
È inoltre presente il servizio di prenotazione visite per i parenti con i loro cari (da lunedì a domenica), sempre nel rispetto del regolamento adottato dalla Struttura. Inoltre rimane attivo il servizio di videochiamate per chi fosse impossibilitato a venire direttamente in struttura.
Mentre invece è ancora sospesa la celebrazione della Messa e della attività dei volontari che andavano a far visita agli anziani.