Questa mattina alle 11 i rappresentanti delle istituzioni si sono dati appuntamento al Monumento al Deportato del Parco Nord, per la tradizionale commemorazione in occasione della Giornata della Memoria.
Il monumento ricorda i 570 operai delle fabbriche del Nordmilano deportati nei lager nazisti dopo gli scioperi del 1943: il pegno di sangue che i Comuni hanno pagato alle forze nazifasciste.
Anche quest’anno – a causa del Covid – la cerimonia si è tenuta in forma ristretta con i sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Ente Parco Nord e i presidenti delle principali associazioni antifasciste e che si occupano di Memoria del territorio. Fra gli altri, sono intervenuti Lina Calvi di Anpi e Dario Venegoni, presidente di Aned nazionale.
Le parole del sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, in un posto sui social: «Oggi, davanti al Monumento al Deportato nel Parco Nord, ho partecipato insieme a tanti colleghi sindaci, alle associazioni e alle forze dell’ordine, alle celebrazioni del Giorno della Memoria. Un giorno particolare soprattutto per la nostra città, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che ha pagato un pesante tributo. Abbiamo ricordato Giuseppe Valota, storico presidente Aned, che purtroppo ci ha lasciati a novembre: un esempio di vita per tutti. Abbiamo onorato la memoria delle centinaia di sestesi prelevati dalle proprie case e dalle fabbriche in cui lavoravano, deportati e uccisi nei campi di concentramento. Abbiamo ricordato tutte le vittime dell’Olocausto, gli ebrei, gli omosessuali, i disabili e tutte le minoranze etniche, sterminati per le loro opinioni, la loro religioni, i loro orientamenti sessuali. Il nostro compito è quello di tenere viva la Memoria, affinché simili avvenimenti non accadano più».
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