Aleggia un vero e proprio ‘mistero’ attorno alle mascherine Ffp2 pediatriche e alla loro vendita a prezzo calmierato. Come è noto, a inizio gennaio è stato raggiunto un accordo tra il commissario per l’emergenza Figliuolo, FederFarma, AssoFarm e FarmacieUnite, che prevede la vendita delle Ffp2 a un prezzo calmierato di 0,75 centesimi l’una.
Ma per quelle pediatriche non sempre è così. In tanti si saranno resi conto, provando ad acquistare le mascherine nella misura ‘bambino’, che il prezzo non è lo stesso e che spesso si aggira attorno ai 2,50 euro l’una.
Tuttavia le Ffp2, con un filtraggio più alto rispetto alle chirurgiche, in determinate situazioni si sono rese obbligatorie anche per i bambini.
Abbiamo raccolto alcuni dati nelle farmacie del Nordmilano e abbiamo chiesto ai farmacisti in che modo è regolamentata la vendita di questo tipo di mascherine. In molti casi la misura pediatrica è difficile da reperire e non viene messa in vendita dalle farmacie. In altri, la mascherina è disponibile – come per gli adulti – al prezzo calmierato di 0,75 centesimi. Altri ancora ovviano al problema proponendo (al posto delle pediatriche) le mascherine per adulti taglia S.
Ma molti farmacisti segnalano in effetti un prezzo superiore. Spiegando che «i test sulla capacità polmonare sono eseguiti sugli adulti e non sui bambini, che invece hanno una capacità polmonare inferiore. Le Ffp2 sono pensate come mascherine da lavoro e sono meno adatte quindi ai più piccoli, anche se in alcuni contesti vengono richieste. Per questo motivo i codici certificati Ce – presenti sulle mascherine per adulti -, che permettono di calmierare il prezzo, non sempre si trovano su quelle per bambini. Perciò in questi casi il prezzo non viene calmierato».