Tre indizi fanno una prova. Alla Pro Sesto però non basta e, a breve, si aprirà il quarto ciclo in panchina in meno di un anno.
Ma andiamo con ordine. Il 28 marzo la società di via XX Settembre comunica la separazione da Francesco Parravicini, il mister dello storico ritorno tra i professionisti. Dopo un fantastico inizio di stagione 2020/2021, la squadra ha perso la sua identità e si trova a lottare per non retrocedere. Al suo posto arriva Antonio Filippini, che di punti non ne conquista tanti, ma a sufficienza per centrare la salvezza. La sua avventura alla Pro Sesto si concluderà dopo quattro giornate del campionato 2020/2021, esonerato la sera del 19 settembre dopo il pareggio al Breda contro il Fiorenzuola. Al suo posto arriva Simone Banchieri, che di entusiasmo e punti ne porta eccome alla Pro Sesto. Al netto di un ultimo posto condiviso al momento con la Giana, il tecnico in un girone esatto è riuscito a centrare 15 punti, per i 16 totali fin qui ottenuti dai biancocelesti. Già, un girone esatto. Perché così come successo a Filippini, il Fiorenzuola è costato la panchina anche a Banchieri che dalla sera di lunedì 24 gennaio non è più il tecnico biancoceleste.
«Pro Sesto 1913 comunica di aver sollevato Simone Banchieri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società ringrazia il tecnico per l’attività svolta alla guida dei biancocelesti e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera», si legge sul sito della Pro Sesto. La squadra è stata temporaneamente affidata al mister in seconda Stefano Di Gioia, esattamente come successo a Renate (prossimo avversario sabato al Breda dei biancocelesti) all’andata.
Si, e adesso? Ve lo diciamo chiaramente: «Adesso, boh». Una risposta sommaria, quasi più da tifosi che da giornalisti. Ma siamo certi che i nostri affezionati lettori ci perdoneranno. Ma qualche domanda sorge spontanea. Che senso ha questo nuovo terremoto alla vigilia di un mese complicato come quello di febbraio? Da oggi fino all’inizio di marzo i biancocelesti giocheranno 8 delle 17 partite che mancano alla fine della stagione. Un filotto fondamentale per non arrivare alle idi di marzo con un destino già scritto. Considerando che si giocherà ogni tre giorni, quanto tempo avrà a disposizione il nuovo mister per trasmettere la sua idea di calcio? E quando riusciranno i giocatori a esprimerlo al meglio in campo? Ci sono punti da conquistare e serve la garanzia che questa sia una scossa e non un terremoto che faccia crollare quanto di buono costruito negli ultimi due anni. Perché le altre, non resteranno a guardare e lo spettro della Serie D continua ad aleggiare sul Breda.
Ma non sono le uniche domande che sorgono dopo questo esonero. Al netto di una squadra che ha mostrato evidenti difficoltà per la categoria, perché non concedere altro tempo a Banchieri dopo il mercato invernale? Ricordiamo, infatti, che il mister è arrivato a stagione in corso, saltando la finestra del calciomercato estivo. La società in questo mercato invernale si è mossa bene per andare a puntellare la rosa lì nei ruoli in cui c’era più bisogno. Una settimana è il tempo che è stato concesso a Banchieri dopo l’arrivo di qualche giocatore importante per la categoria? Così, a primo impatto, sembra forse troppo poco.
E allora eccole, le ultime domande, quelle un po’ più provocatorie. Pro Sesto, ma è davvero solo l’allenatore il problema di una squadra che non vince in casa da più di un anno? Sarà davvero solo colpa dei mister che sono passati dal Breda? Su questo esonero di Banchieri ci potrebbero essere mille altre ragioni che la società (lecitamente) ha scelto di non comunicare. Ma i dubbi (troppi) rimangono. Allora ‘avanti un altro!’, sperando però che la situazione non diventi da ridere, proprio come nell’omonimo programma tv di Paolo Bonolis.
A mister Banchieri, nel frattempo, i migliori auguri di chi scrive per il suo futuro e un sentito ringraziamento per averci almeno provato con tutto sè stesso, mettendosi in gioco in una sfida davvero complicata.