Il Comune di Sesto San Giovanni ha aperto cinque bandi, sia misure riparative per trovare una soluzione agli sfratti sia misure preventive per quanto riguarda le difficoltà economiche: 60mila euro per il sostegno all’affitto dei pensionati, 250mila euro per il sostegno agli affitti covid, 462mila euro per la morosità incolpevole, 242mila euro per i canoni e le utenze domestiche, 100mila euro per il rilascio forzoso dell’immobile in presenza di particolari condizioni.
Il Comune ha aperto anche un bando di manifestazione di interesse per individuare alloggi da affittare a chi cerca casa. Si tratta di contratti di affitto a canone concordato, convenzionato o agevolato, i cui beneficiari saranno inquilini proposti individuati coloro che hanno ricevuto da Regione Lombardia il contributo di massimo 12mila euro per la morosità incolpevole.
«In stretta collaborazione coi servizi sociali – spiega l’assessore Roberta Pizzochera – stiamo lavorando a un regolamento per i servizi abitativi transitori (Sat) per mettere a punto un programma di autonomia abitativa che crei prodotto sociale laddove sia accertata la morosità incolpevole. Sottolineo, inoltre, che per chi si trova in una situazione di morosità incolpevole il rilascio dell’immobile è rallentato per decreto e di conseguenza è possibile arrivare a una risoluzione della situazione di fragilità attivando percorsi virtuosi dopo essersi messi in contatto con l’Agenzia Casa. Come assessorato ai Servizi Sociali abbiamo chiesto di poter accedere ai dati della programmazione degli accessi degli ufficiali giudiziari in modo da non essere coinvolti solo al terzo e spesso ultimo accesso, dove le possibili soluzioni, così come ci è stato indicato dal Prefetto, non sono più percorribili».
Il Comune di Sesto San Giovanni fa parte di un tavolo permanente presso la Prefettura di Milano, insieme ad Aler, Unione Inquilini e forze dell’ordine. L’obiettivo comune è quello di trovare soluzioni possibili, attenendosi alle leggi ed escludendo la discrezionalità, per affrontare in tempi brevissimi le principali scadenze. In questa direzione sono state delineate di concerto delle strade che prendono in considerazione, in primis, l’accertamento dell’incolpevolezza nel mancato pagamento degli affitti che porterebbe alla possibile sospensione dello sfratto e all’attivazione di misure a sostegno della proprietà e degli inquilini.
«L’obiettivo comune è quello di sviluppare buone pratiche – prosegue l’assessore Pizzochera – che mettano le famiglie nelle giuste condizioni di raggiungere sia l’autonomia abitativa sia l’autonomia lavorativa, sviluppando un sistema di circolarità tra politiche attive del lavoro, sostegno educativo, sostegno alla reperibilità di immobili ad affitti calmierati. Su quest’ultimo punto Aler ha già messo sul tavolo la proposta di alcuni immobili di sua proprietà».
Le esecuzioni degli ultimi anni hanno messo in luce come spesso lo sfratto si risolva con il rilascio spontaneo dell’immobile senza l’intervento della forza pubblica. Nel 2019, primo anno ante covid, su 273 sfratti da immobili privati solo 23 hanno infatti richiesto l’uso della forza pubblica.
«Da oggi, fino al 24 febbraio, è aperto il bando Servizi abitativi pubblici per fare richiesta di una casa popolare sulla piattaforma online di Regione Lombardia – spiega l’assessore alla Casa, Claudio D’Amico –. Si tratta di 28 alloggi disponibili sul territorio di Sesto San Giovanni, di proprietà comunale e di Aler. Con gli uffici stiamo inoltre lavorando a un nuovo bando per altrettanti alloggi Sap con l’obiettivo di aprirlo nei prossimi mesi, in modo da ampliare a stretto giro la platea di beneficiari».
La procedura per partecipare al bando: https://sestosg.net/servizi/assegnazione-alloggi-dei-servizi-abitativi-pubblici-sap/