Cusano, l’accusa del centrosinistra all’amministrazione: «Disparità di trattamento nei confronti dei consiglieri»

cusano milanino

Si infiamma la polemica tra le forze politiche a Cusano Milanino. Il centrosinistra cittadino ha accusato la maggioranza di negare il diritto costituzionale di espletare il proprio mandato ai consiglieri e, dunque, di avere una disparità di trattamento nei loro riguardi.

La diatriba è scoppiata a seguito dell’ultimo Consiglio Comunale del 2021, in programma giovedì 23 dicembre. Secondo la ricostruzione del Centrosinistra cusanese, un consigliere di opposizione in quarantena preventiva ha chiesto di partecipare da remoto e il Presidente del Consiglio Comunale ha concesso questa possibilità, ma quando altri due consiglieri comunali hanno avanzato la medesima proposta per motivi di salute o precauzionali, il permesso è stato loro negato per problemi tecnici.

A causa di questa disparità di trattamento, perciò, il gruppo di opposizione ha prima proposto rinviare il Consiglio Comunale per risolvere i problemi tecnici e poi ha abbondonato l’aula in segno di protesta quando la proposta è stata rigettata.

In un comunicato congiunto i tre Consiglieri comunali del centrosinistra Luciano Ghirardello, Mario Zanco e Francesco Cazzaniga, hanno sottolineato, secondo la loro ricostruzione, come le motivazioni del mancato rinvio da parte del Presidente del Consiglio Carioti siano state pretestuose e che la decisione di abbandonare l’aula sia stata una risposta «All’insensibilità politica e umana dimostrata e alla disparità di trattamento nei confronti dei consiglieri». Inoltre, i tre consiglieri hanno evidenziato come la richiesta sia dettata dalla situazione attuale e giustificata da essa, con lo stato di emergenza prolungato sino a marzo 2022 dal Governo e le nuove misure restrittive atte a contrastare l’incedere della pandemia.

Le parole dei consiglieri di centrosinistra: «Da due anni tutte le aziende consentono ai lavoratori di lavorare da remoto; e dopo svariati consigli comunali tenuti esclusivamente on-line nel biennio 2020-2021, la maggioranza nega ad alcuni consiglieri comunali, in modo arbitrario e antidemocratico, il diritto costituzionale di espletare il proprio mandato politico in rappresentanza dei molti cittadini cusanesi che li hanno votati».