Insieme all’Università degli Studi di Torino e all’associazione Lav di Milano il Comune di Sesto ha elaborato un programma di controllo che monitora l’espansione delle nutrie nel Parco della Bergamella. Una serie di interventi durante l’anno (il primo è dal 28 novembre al 3 dicembre) per evitare la riproduzione incontrollata dei roditori, sterilizzando alcuni esemplari adulti.
«Perché il progetto funzioni, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti: è importantissimo non dare da mangiare alle nutrie, perché questo vanificherebbe il tentativo di prendere le nutrie nelle gabbiette, dove lasceremo del cibo, per poterle poi sterilizzare», ha dichiarato il Comune di Sesto San Giovanni.
Quelle che popolano l’area della Bergamella sono ormai troppe e hanno causato danni all’ecosistema del parco, ad alcune strutture e ai campi agricoli nelle vicinanze. Hanno roso tutte le piante acquatiche necessarie per la fitodepurazione del bacino e gli impianti elettrici per il sollevamento e il trattamento delle acque. Con le loro tane rovinano i giardini e gli argini dei fossi provocando la caduta delle rive. Terminata la sterilizzazione, tutte le nutrie torneranno ad abitare il laghetto.