La denuncia nasce dai social a Bresso. Nei giorni scorsi, infatti, la mamma di un bambino di 10 anni ha segnalato nei gruppi Facebook dei cittadini quanto successo a suo figlio.
«Stamattina mio figlio di 10 anni – aveva spiegato nei giorni scorsi la signora – si è recato presso la biblioteca di Bresso per poter fare i suoi compiti ed è stato mandato via perché non ha il Green Pass». La madre si è dunque rivolta al sindaco di Bresso Simone Cairo per capire le motivazioni di questa situazione, considerando che la normativa in vigore non prevede l’obbligo della certificazione verde per i minori di 12 anni. «Ma mi hanno detto che hanno queste disposizioni», ha aggiunto la donna.
Dopo aver effettuato le dovute verifiche interne, dal Comune di Bresso hanno poi spiegato: «Il personale della biblioteca, sabato 30 ottobre, attenendosi alle normative e alla prassi, non ha reso disponibile una postazione studio a un minore non accompagnato riferendosi alla destinazione d’uso delle sale di lettura al secondo piano, abitualmente utilizzate dagli studenti universitari e delle scuole superiori o da adulti. L’amministrazione comunale ricorda che l’ingresso in biblioteca è possibile nel rispetto delle misure tuttora in vigore a tutela dalla salute di tutti: utilizzo corretto della mascherina, igienizzazione mani, possesso di Green Pass per gli utenti ad eccezione di coloro che usufruiscono del solo servizio al banco con sosta breve, under 12, utenti con certificato di esenzione. A seguito di quanto accaduto si è provveduto a stabilire che anche i ragazzi under 12 possono accedere alle postazioni studio del 2° piano. Inoltre, i minori di 12 anni possono circolare in tutte le sale della biblioteca per la scelta autonoma tra gli scaffali».
«A nome dell’amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Adriano Radaelli – ringrazio per la segnalazione puntuale che ha permesso di ampliare i servizi accessibili della nostra Biblioteca a un nuovo pubblico, i ragazzi più giovani».