Intervenire tempestivamente per aiutare chi è in difficoltà a rialzarsi. Questa è l’azione continua che i volontari della protezione civile mettono in campo ogni giorno, ed è quello che è successo anche nella scorsa settimana quando l’emergenza
maltempo ha messo in ginocchio la cittadina di Dervio, nel lecchese.
Frane, smottamenti ed esondazioni hanno toccato tutta la zona e i cittadini sono stati sfollati. Numerosi i volontari giunti sul posto dal Nordmilano. Da giovedì scorso e fino a martedì diverse squadre della protezione civile hanno lavorato ininterrottamente, dandosi il cambio. Nel corso dei giorni sono arrivati gruppi dai diversi Comuni di Città Metropolitana: in prima linea Cusano Milanino e Cinisello Balsamo. C’erano anche volontari da Novate Milanese, Melzo, San Giuliano, Segrate e molti altri Comuni.
Il coordinatore della protezione civile di Cusano Milanino, Loris Munizza, partito all’inizio dell’emergenza, ha raccontato l’intervento: «L’ondata di piena ha riempito tutta la zona con una colata di fango che ha sommerso tutto. Dopo aver rimosso il fango da strade e cantine, abbiamo lavorato nelle abitazioni private e una volta rese accessibili, abbiamo portato fuori tutto il materiale che andrà al macero». I volontari hanno lavorato incessantemente per eliminare il fango e buttare via tutto ciò che intralciava. Da Cusano sono stati messi a disposizione anche due mezzi e un modulo ad alta pressione per la pulizia del fango. «Lì c’erano mezzi di qualsiasi genere: camion, ruspe, bobcat, autocisterne spurghi».
La prima fase critica si è chiusa nel weekend, mentre in un secondo momento ci si è concentrati su sgomberi di box e cantine, lavaggio strade e rimozione del fango. All’inizio di questa settimana, i volontari sono tornati nel lecchese, a Primaluna. «Mentre a Dervio la situazione sta tornando alla normalità, in montagna ci sono ancora cantieri aperti – spiega Munizza -. Abbiamo liberato il piazzale di un’azienda invaso dal fango e ci siamo occupati di un’arginatura da rinforzare». L’ultima squadra è tornata alla base
martedì sera.
di Gaia Caracciolo