È un’attivista, una formatrice, la fondatrice della no profit Bossy e da oggi ufficialmente una delle 100 donne straordinarie che arricchisce la serie bestseller ‘Storie della buonanotte per bambine ribelli’. Irene Facheris, sestese classe 1989 è stata infatti inserita nelle ‘100 donne italiane straordinarie’, la cui storia è stata raccontata nel volume edito da Mondadori e pubblicato il 2 novembre.
«Nonostante lo sapessi da mesi, ora che il libro è uscito lotto con una sindrome dell’impostore altissima», racconta Irene Facheris, ripercorrendo gli avvenimenti degli ultimi mesi. «È andata così: dopo aver rilasciato l’intervista da inserire nel libro, non ho più avuto notizie della pubblicazione per molto tempo e ho pensato che si fossero resi conto che non ero all’altezza di essere inclusa nel libro. Quindi ho scritto una mail e mi hanno risposto: ‘Certo che abbiamo pubblicato la tua storia. Vorremmo anche farti presentare il libro’».
E la vita straordinaria di Irene e delle altre donne va raccontata riavvolgendo il filo e tornando alla loro infanzia. La curatrice del volume, Carolina Capria, ha chiesto alle donne intervistate (fra cui l’imprenditrice Chiara Ferragni e la schermitrice Bebe Vio) di iniziare il loro racconto con questa frase: ‘C’era una volta una bambina che…’. «Per quanto mi riguarda, io ero una bambina che voleva aiutare gli altri. L’episodio che è stato pubblicato risale a quando ero alle elementari e ho affrontato un bambino che bullizzava una compagna perché mingherlina. Io, da sempre molto alta, mi ci sono parata davanti e gli ho detto: ‘prenditela con una della tua stazza’. Mi ha tirato un pugno e sono finita per terra. Quella è stata la prima volta che ho capito che il mio privilegio poteva essere utile ad aiutare un’altra persona. Lì mi è stato chiaro che avrei scelto sempre di stare dalla parte utile».
Oggi, le donne che la stessa Irene prende a modello sono perlopiù contemporanee: «come Giulia Blasi (scrittrice a attivista, ndr) che considero quasi una sorella maggiore». E alle bambine consiglia: «Sceglietevi le battaglie da combattere».
Chi è Irene e di cosa tratta Bossy
Irene Facheris è nata e vive ancora a Sesto San Giovanni, si è formata al liceo delle Scienze Umane della città, poi gli studi universitari in Psicologia e la carriera da formatrice mentre cresceva la sua popolarità su YouTube, con la rubrica ‘Parità in Pillole’. Sette anni fa, Irene, con un gruppo di altre persone, ha fondato l’associazione no profit Bossy, che si occupa di parità di genere. Bossy ha una piccola sede fisica proprio a Sesto San Giovanni, in viale Gramsci ma organizza eventi e conferenze soprattutto a Milano. Qualche tempo fa, i volontari dell’associazione hanno creato lo spin off Bossy + che fa consulenze nelle scuole e nelle aziende sempre nell’ambito diversity: come lanciare un prodotto o organizzare un evento evitando grosse discriminazioni. Irene è anche autrice del libro ‘Creiamo Cultura Insieme: 10 cose da sapere prima di iniziare una discussione’ (Tlon Edizioni) e ‘Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane’ (Rizzoli), e coautrice di ‘Anche questo è femminismo’ (Tlon Edizioni), scritt