In cassa si prevede di portare
14 milioni per saldare i debiti
con i fornitori
Con un’asta pubblica sul mercato verrà ceduto il cento per cento delle azioni delle Farmacie srl. Lo ha deciso il consiglio comunale che ha visto il voto favorevole anche delle civiche di opposizione Sesto al primo posto e Lista popolare X Sesto.
Nei mesi scorsi la perizia giurata dello studio Pessina Oggioni & Partners ha stimato il valore della società in 12.322.397 euro, che sarà la base d’asta, soggetta a rialzo. In cassa l’amministrazione prevede di portare 14 milioni, che serviranno a dare liquidità all’ente, consentendo di saldare i debiti con i fornitori e soprattutto di poter accendere altri mutui per investimenti in città.
L’azienda conta 10 punti vendita, oltre a un magazzino all’ingrosso, affidato a Cef Brescia con un contratto in scadenza. I dipendenti delle Farmacie, trasformate nel 2014 in società a responsabilità limitata per evitare il default e il fallimento, hanno manifestato sotto il Municipio per dire ‘no’ a una vendita ritenuta insensata, partecipando anche alla seduta dalla piccionaia dell’aula. «Una clausola obbliga all’assorbimento del personale con le stesse garanzie contrattuali e il mantenimento della dotazione organica», replica però il sindaco Roberto Di Stefano. Contrari il Movimento 5 Stelle e il Pd che aveva chiesto il mantenimento almeno del 20 per cento delle quote, esprimendo «preoccupazione sulla continuità dei punti vendita oggi presenti in tutti i quartieri, alcuni dei quali sono preziosi presidi sociosanitari». Le farmacie comunali erano state fondate nel 1955 dall’allora sindaco Abramo Oldrini. L’azienda speciale negli ultimi decenni aveva vissuto più di una volta criticità finanziarie, fino al rischio default nel 2012 e al piano di risanamento che aveva visto il conferimento di liquidità dalle casse pubbliche, oltre al conferimento degli immobili per un valore di 2 milioni.