Nei giorni scorsi, all’aeroporto di Linate, i Carabinieri della Compagnia di Corsico hanno notificato ad un 38enne marocchino, residente in Belgio, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 27 luglio del 2017 dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura della Repubblica, poiché ritenuto responsabile di tentato omicidio doloso e porto abusivo di arma da sparo, a seguito di fatti accaduti a Rozzano il 25 settembre del 2016.
L’uomo è arrivato in aeroporto scortato dal personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia con un volo proveniente da Bruxelles in esecuzione del mandato d’arresto europeo. Il provvedimento trae origine dalle indagini svolte all’epoca dei fatti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Corsico e da quelli della Tenenza di Rozzano, che avevano permesso di accertare e documentare, anche attraverso delle testimonianze, il coinvolgimento dell’indagato nei gravi fatti accaduti la sera del 25 settembre 2016 all’esterno di una discoteca di Rozzano, quando due soggetti, tutt’ora non identificati, insieme al 38enne, si erano presentati presso il locale ed avevano esploso numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di alcuni connazionali per motivi connessi ad un regolamento di conti legato al traffico di cocaina.
Per quanto accertato, il commando era arrivato in Italia proprio con lo scopo di regolare i conti con i debitori. Nella circostanza era rimasto ferito, per errore, un buttafuori del locale notturno, un marocchino all’epoca 34enne, che, colpito al volto da uno dei proiettili, aveva riportato una ferita con frattura mascellare giudicata guaribile in 30 giorni.
Dagli accertamenti effettuati era emerso che l’uomo arrestato, in quella circostanza, aveva svolto la funzione di motivatore ed istigatore del complice che aveva materialmente aperto il fuoco, allontanandosi subito dopo il delitto a bordo di un’autovettura. L’uomo, stabilmente residente in Belgio e noto alla polizia belga per soggiorno illegale, furto aggravato, delitti collegati al traffico di stupefacenti, falsificazione e lavoro nero, espletate le formalità di rito, è stato portato a San Vittore.