È un’opposizione puntuale quella che il Pd di Sesto fa nei confronti dell’amministrazione cittadina, concentrandosi sui temi che più stanno a cuore ai sestesi: «Su alcuni temi, come la Tari, è più puntuale contrapporci, ma ci sono anche diversi temi di fondo che non dipendono dai provvedimenti della giunta, come il tema della democrazia e partecipazione dei cittadini. Su questo siamo diametralmente opposti. Non siamo d’accordo con l’atteggiamento dell’amministrazione che ha osteggiato la partecipazione dei cittadini e delle asso- ciazioni e con il regolamento del consiglio comunale che toglie spazio alle opposizioni», spiega Marco Tremolada, segretario del Pd cittadino.
Un atteggiamento accentratore, quello della giunta in carica, secondo il Pd: «Sul Pgt delle aree ex Falck non c’è quella che noi definiamo partecipazione. D’altra parte l’amministrazione non ha messo paletti e su questo non governa, perché lascia campo libero all’operatore sulla trasformazione delle aree», aggiunge il segretario Dem. Altro terreno di scontro è quello del welfare in città. Dopo le vicende di Cascina Gatti, l’opposizione chiede al sindaco maggiore chiarezza: «Non ci piace la decisione di puntare alla privatizzazione delle strutture. Ma se anche fosse questa la decisione della giunta, il cittadino potrebbe anche essere d’accordo, ma bisogna essere trasparenti. Qui invece si lavora alla chetichella e in questo modo si impoverisce la situazione».
Il Pd di Sesto San Giovanni è un partito che si sta organizzando per rivolgersi ai cittadini, dopo l’estate, con un programma di idee concreto e attuabile, anche in vista delle elezioni future. «Non abbiamo ricette per la città, vogliamo ascoltare i cittadini e portargli un progetto definito. Abbiamo realizzato dei tavoli di lavoro su diverse tematiche, come l’urbanistica, il welfare, la sanità, la cultura e il commercio, anche se a causa della situazione attuali il coinvolgimento è stato limitato», spiega Tremolada. In vista delle prossime elezioni il Pd punta a una proposta che coinvolga le reti e le associazioni del territorio, «una marcia in più della città che non viene sfruttata. Speriamo che i cittadini possano credere in noi. Le fondamenta della campagna elettorale partono con queste consultazioni», aggiunge il segretario.
Un difficile inizio quello di Marco Tremolada come segretario del Pd di Sesto. Un ruolo che Tremolada ha assunto lo scorso novembre, nel pieno del secondo lockdown, quando incontrare i cittadini era per ovvie ragioni impossibile. «In questi mesi è stato difficile fare politica. Per me la politica è amicizia civica e incontro con la gente. Abbiamo sicuramente scoperto nuovi metodi di incontro, e ne faremo tesoro per il futuro, ma è stato sicuramente penalizzante», conclude Tremolada, che sulla situazione del partito ha aggiunto: «Spesso abbiamo difficoltà a farci sentire in città, anche perché non abbiamo molti finanziamenti. Io non faccio politica di mestiere, sono come l’allenatore e un regista, ma il contributo di tutti i membri del partito è fondamentale».