Era cominciato tutto da Sesto San Giovanni, nella comunità della Parrocchia Resurrezione di Gesù, che oggi saluta commossa don Graziano Gianola, tragicamente scomparso durante una gita in montagna con i ragazzi del suo oratorio.
Don Graziano è morto nel pomeriggio di lunedì 12 luglio all’ospedale Santa Chiara di Trento, a seguito delle gravi ferite riportate in una caduta in montagna. Don Graziano si trovava in vacanza a Brentonico con una sessantina di ragazzi del suo oratorio e una suora. È precipitato in un dirupo, nei pressi del rifugio Graziani, riportando ferite gravissime. È stato recuperato dal Soccorso alpino e trasferito con l’elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Ma erano troppo gravi le ferite: dopo la caduta, è scivolato per una ventina di metri e neanche l’operazione d’urgenza è riuscita a tamponare le gravi conseguenze riportate durante la caduta.
Don Graziano era stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004, dopo un anno di diaconato a Sesto San Giovanni nella parrocchia Resurrezione di Gesù: dopo l’ordinazione era stato confermato come coadiutore dell’oratorio, ricevendo proprio a Sesto il primo incarico come sacerdote. E a Sesto era rimasto fino al 2007: «La comunità Parrocchiale Resurrezione di Gesù, incredula, ringrazia e affida al Signore Risorto, l’amato don Graziano Gianola, vicario parrocchiale dal 2004 al 2007. Proprio un mese fa abbiamo pregato e meditato insieme a lui in occasione della serata di presentazione del libro ‘Guariti da Gesù’ . Arrivato in parrocchia nel 2003 come giovane Diacono, si è messo in gioco per il bene del nostro oratorio. Si è dimostrato fin da subito, attento e sensibile ai bisogni dei ragazzi, dei poveri e di coloro che sono in difficoltà. Ha cresciuto nella fede tante generazioni di ragazzi che oggi, smarriti, lo ricordano con grande riconoscenza.Ora lo affidiamo al Signore memori delle sue promesse ‘Non temete, io sono con Voi’. Don Graziano, noi siamo stati e saremo per sempre con te». Dalla parrocchia di Sesto San Giovanni fanno sapere che martedì 13 luglio alle 20.30 verrà recitato il rosario in suffragio, direttamente in chiesa.
«Mi unisco allo strazio della famiglia, dei suoi cari e della sua comunità pastorale – ha dichiarato l’arcivescovo, mons. Mario Delpini, appena appresa la notizia – e partecipo alla preghiera di suffragio e di riconoscenza».