Un sit in per dire stop all’omobitransfobia. A organizzarlo, l’associazione Lgbtq+ Gaymin Out, dopo i vari episodi di cronaca di intolleranza che si sono registrati in tutto l’hinterland milanese.
«Come Gaymin Out intendiamo innanzitutto esprimere la nostra più viva e sentita vicinanza a chi, incolpevole, è stata oggetto di tale incomprensibile e assurda violenza – spiegano dall’associazione cinisellese -. In secondo luogo, richiediamo ora con maggior forza e veemenza al sindaco e alla Giunta di Cinisello Balsamo di fare altrettanto, non sciorinando vacue e melense esternazioni di circostanza o sminuendo l’accaduto e derubricandolo a banale ‘ragazzata’; bensì impegnandosi nei fatti a veicolare quella cultura dell’inclusione che avrebbe potuto evitare tali brutalità»
Da Gayminout proseguono: «La preoccupazione, però, è che questo appello cadrà nel vuoto, visto che l’attuale amministrazione cinisellese ha cassato non molto tempo fa alcuni nostri progetti da tenersi nelle scuole cittadine proprio contro il bullismo omofobico e incentrati sulla sensibilizzazione alle differenze, giustificando tale diniego con il fatto che Gaymin Out sia ‘un’associazione Lgbt’».
«Al fine di richiedere un intervento concreto da parte dell’amministrazione comunale perché si schieri a favore del Ddl Zan per tutelare i propri cittadini Lgbt+ e le loro famiglie – concludono -, comunichiamo che come Gaymin Out organizzeremo un sit-in davanti al Centro Culturale Il Pertini per questa domenica 4 luglio alle 20:30. Confidiamo in una nutrita partecipazione per ribadire che a Cinisello Balsamo non esistono cittadini di serie B e che è ora di dire STOP all’omofobia».