Si è registrata, purtroppo, un’intensificazione dell’attività del centro antiviolenza VeNuS nell’ultimo periodo. Infatti, lockdown e distanziamento sociale hanno acuito alcune problematiche familiari, soprattutto quelle relative alla violenza domestica. Il centro antiviolenza VeNuS, che ha sede presso l’Ospedale Bassini, ha svolto un’analisi della sua attività, mettendo a confronto il primo e secondo lockdown.
Per quanto riguarda gli accessi, nel 2020, il numero totale di donne che hanno contattato il centro o sono state prese in carico sono state 132. In particolare, 101 hanno iniziato un percorso personalizzato e 11 hanno usufruito di protezione e/o ospitalità. Il dato che emerge e che preoccupa, tuttavia, è la differenza tra il trimestre gennaio-marzo 2021 con 49 accessi, quasi il doppio rispetto ai 28 dello stesso periodo del 2020.
Cinisello Balsamo, rispetto ai comuni limitrofi, conta il numero più alto di donne prese in carico, ben 57, contro le 23 di Sesto san Giovanni, le 17 di Bresso e le 16 di Cologno Monzese.
A settembre 2020 sono stati riaperti gli sportelli di Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, che erano rimasti chiusi nel primo lockdown. Con l’allentamento delle restrizioni, inoltre, le donne già seguite hanno potuto riprendere i contatti con le case manager, le psicologhe e gli altri operatori, anche in presenza, proseguendo con i progetti individualizzati di presa in carico e accompagnamento.
Sempre sul fronte nuovi accessi, si è inoltre constatato un generale incremento della complessità delle situazioni prese in carico, molte con la presenza di minori. Infatti, entrando nel dettaglio: 67 sono le donne con figli prese in carico; 43 quelle straniere; 42 quelle che hanno usufruito di supporto legale; 36 che lavorano; 31 prese in carico a seguito di denuncia e infine 29 quelle che hanno usufruito di supporto psicologico.
Il centro Antiviolenza VeNuS è aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato nella sede principale presso l’Ospedale Bassini, due giorni a settimana allo Sportello di Sesto San Giovanni e dal mese di giugno tre giorni a settimana presso lo Sportello di Cologno Monzese. «I numeri di accesso allo sportello Antiviolenza VeNuS sono lo specchio di un bisogno reale e sempre urgente, purtroppo. Le richieste che aumentano ci parlano di problemi nella società ancora non risolti e anzi, aggravati dalla pandemia, dall’isolamento imposto e dalla forzata convivenza. Però vanno letti anche in positivo, come una maggiore consapevolezza e presa di coscienza da parte delle vittime, che ora reagiscono di più e chiedono aiuto. Prevenzione, informazione e conoscenza, sono le tre parole chiave da tenere a mente per affrontare e vincere la sfida», ha dichiarato Riccardo Visentin, assessore alla Centralità della Persona.