È molto caldo a Bresso il tema politico, dopo gli annunci degli ultimi giorni, quando tre consiglieri sono passati sotto Fratelli d’Italia.
A spegnere le polemiche circa una possibile totale ‘svolta a destra’ della giunta, è stato direttamente il sindaco di Bresso Simone Cairo: «Ho voluto approfondire per capire se qualche mio assessore avesse espresso progetti diversi, ho chiamato chi sta facendo qualche giorno di meritata vacanza al mare o montagna ma ho ricevuto risposte che non solo non si sono dimessi, ma già progettavano i prossimi appuntamenti amministravi anche da lontano. Quindi verifico che tutti i componenti della mia giunta sono al lavoro come sempre, appassionati del loro compito e desiderosi di portare a termine grandi e piccoli impegni presi in questi anni. Nessuno si è dimesso nè tanto meno il sottoscritto ha in mente cambiamenti e riconfermo la mia piena fiducia a tutti».
A chi ha insinuato questo netto passo verso destra, Cairo risponde: «Perché fare affermazioni senza fondamento? La politica dovrebbe basarsi sul rispetto delle posizioni avverse, quando si rivolta la verità si rischia di screditare l’avversario, e gli esponenti del Pd di Bresso dovrebbero esserne consapevoli. Passo avanti e parliamo di fatti: tre consiglieri della mia maggioranza lasciano i loro gruppi e formano il gruppo di Fratelli di Italia, partito che già era tra i 5 che mi hanno sostenuto in campagna elettorale e hanno scritto con me e la coalizione il programma amministrativo che è stato votato dal 52% degli elettori, già al primo turno. Su questo argomento ci sono due contrapposti punti di vista, c’è chi dice che dovrebbe prevalere il patto con gli elettori e questi passaggi di partito sono contrari al mandato ricevuto dagli stessi, e chi invece rispetta il principio costituzionale che indica che ogni eletto “esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Molto emblematico che dal Pd qualcuno contesti questa libertà politica, libertà costituzionale definendola “trasformismo” e così in un colpo sotterri la Costituzione Italiana, ed aggiungo Repubblicana. Chi si fa paladino di Resistenza, Liberazione, Costituzione è caduto in evidente contraddizione».
Cairo infine ha concluso: «Da parte mia, mi impegno, ogni giorno, affinché l’amministrazione Cairo continui a governare la Città in continuità rispettando il mandato degli elettori e le priorità e scelte contenute nel programma amministrativo, e per me sarà così fino all’ultimo giorno di questa consiliatura. Poi la palla tornerà ai miei concittadini e mi sottoporrò come tutti al giudizio degli elettori, ai nostri concittadini spetterà il compito di scegliere chi continuerà ad amministrare la nostra città».