Un patto per promuovere l’attrattività del territorio e lo sviluppo economico
Dodici progetti per rilanciare il Nordmilano, da realizzare in partnership pubblico-privato.
Sono gli obiettivi dell’Agenda Territoriale del Nord Milano 2030, che è stata elaborata da Assolombarda con il supporto del Centro Studi Pim ed è stata presentata lunedì mattina alla presenza di rappresentati delle istituzionali nazionali, regionali e di zona, delle imprese e della comunità locale.
I sette Comuni hanno firmato l’intesa per condividere le finalità strategiche e operative per identificare temi prioritari, promuovere la competitività e l’attrattività del territorio e riorientare lo sviluppo economico locale. «Crediamo nella partnership tra pubblico e privato e crediamo nelle potenzialità di questa area – sottolineano Massimiliano Riva e Stefano Venturi, presidente di Assolombarda Nord Milano e vicepresidente di Assolombarda -. Per rendere competitive le aziende, bisogna rendere competitivo il territorio e il contesto in cui operano». In particolare, i 12 punti prevedono l’istituzione di un tavolo permanente per l’innovazione, per promuovere le eccellenze e sviluppare sinergie, l’ampliamento del progetto iBicocca oltre i confini dell’università e lo sviluppo dell’Open Innovation Lab Bicocca per favorire il trasferimento tecnologico e la collaborazione tra imprese e mondo accademico. Oltre a promuovere il dialogo tra scuole e imprese, serve istituire un corso biennale Its sulle Scienze della Vita per formare la figura di tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici biomedicali, creare un network sulle life science, realizzare un centro di ricerca e innovazione nell’ambito della bio-sostenibilità e dell’economia circolare. E ancora, nell’ottica della rigenerazione urbana, l’obiettivo è promuovere il riutilizzo dell’ex istituto scolastico Peano. Non solo edifici dismessi da riconvertire, ma intere aree. Infine, il protocollo d’intesa prevede la crescita del settore turistico locale, l’istituzione di una cabina di regia sulle opere infrastrutturali con una rete di mobility management aziendali per condividere esperienze e favorire il coordinamento di nuove iniziative. I sindaci ci sono: «Se vogliamo tornare a pesare, dobbiamo lavorare insieme in modo unitario e strategico, a partire dalle programmazioni urbanistiche ed economiche. È la logica del terzo tempo: mettiamoci tutti insieme».