È stato attivato nella giornata del 10 maggio il canale Telegram del Comune di Cormano. Un modo per avvicinare il ‘palazzo’ ai cittadini. Un obiettivo che l’amministrazione comunale si era posta già poco più di un anno fa, quando, in piena pandemia l’amministrazione Magistro ha lanciato un servizio di aggiornamento via WhatsApp.
Questo servizio, infatti, sfrutta la grandissima diffusione dell’app di messaggistica e la grande familiarità nell’uso anche tra chi è meno avvezzo alla tecnologia e di conseguenza più in difficoltà con la consultazione del sito e delle news pubblicate quotidianamente. Il numero di utenti che hanno scelto di aderire è arrivato ad oggi a 3.500.
Ora la giunta Magistro raddoppia, affiancando al servizio di aggiornamenti via WhatsApp anche un canale Telegram comunale. Il canale è pubblico e si può raggiungere facilmente digitando ‘ComuneCormano’ nella casella di ricerca e verificando che il canale riporti nel profilo lo stemma del Comune di Cormano. L’adesione può essere effettuata in autonomia ed in totale anonimato, così come l’eventuale cancellazione dal canale.
Anche con Telegram, come con WhatsApp, non vi saranno interazioni tra gli iscritti al servizio e la comunicazione avverrà solo in uscita, cioè dal Comune al cittadino e non viceversa. L’account comunale non è infatti utilizzato per ricevere o rispondere a chiamate e richieste, che potranno essere indirizzate ai consueti canali: posta elettronica; telefono; presso l’Urp – portone centrale del palazzo comunale – negli orari di apertura.
La soddisfazione del sindaco Magistro e del suo staff che commentano l’attivazione del canale Telegram: «Abbiamo percepito che questo tipo di servizio, ancorché piuttosto semplice (l’idea è già in uso presso moltissime amministrazioni comunali), sarebbe stato apprezzato dai cittadini che nel passato potevano trovare difficoltà non solo a reperire le informazioni riguardanti la vita cittadina ma anche solo ad ipotizzare che vi fossero informazioni da reperire. Già nel passato la proposta di attivare un servizio di messaggistica era stata portata alla ribalta ma la precedente amministrazione non se ne era interessata.
È strano che chi ci ha preceduto non abbia colto questa opportunità, poiché si tratta di un servizio che non comporta costi né particolari procedure o difficoltà di gestione. Infatti appena insediati abbiamo cominciato a parlarne, poi con la pandemia ci è sembrato opportuno concretizzarlo e dopo poco più di un anno possiamo dire di aver sicuramente fatto centro e colmato un bisogno dei cittadini: ce lo dicono i numeri ma anche il tasso di abbandono davvero marginale (meno dell’1%) e il quotidiano apprezzamento che ci viene espresso dalla gente. Abbiamo scelto WhatsApp perché è l’app più diffusa e più facile da usare, che moltissimi usano quotidianamente anche se non sono esperti di tecnologia, e tra questi sicuramente c’è la fascia dei più anziani, quelli che hanno meno dimestichezza con siti internet e consultazioni via web ma hanno più bisogno di essere raggiunti dalle informazioni e in questo modo riusciamo ad aggiornarli facilmente.
Siamo convinti di aver fatto una scelta vincente, ed oggi abbiamo voluto arricchirla con il canale Telegram per venire incontro anche a chi cerca un maggior grado di anonimato, anche se ricordiamo che gli utenti iscritti a WhatsApp sono identificati da un codice alfanumerico e non vengono richiesti né salvati dati personali».