Cologno, il caso dell’auto con il pass finisce in consiglio: l’opposizione lascia l’aula

Sviluppi nella questione relativa all’auto parcheggiata su un marciapiedi a Cologno Monzese, con il pass dell’amministrazione esposto sul cruscotto.

Una vicenda portata alla luce dal consigliere della maggioraza Antonio Cirillo e che, di fatto, è immediatamente diventata una questione politica. L’auto in questione, infatti, appartiene al capogruppo del Pd Giovanni Cocciro. Secondo la denuncia di Cirillo, l’auto lasciata in sosta sul marciapiedi in occasione delle manifestazioni del 25 aprile aveva di fatto creato una barriera architettonica.

Cologno, il parcheggio ‘abusivo’ con il pass dell’amministrazione sul marciapiedi: «Fatto grave»

«Si è aperto nei miei confronti un processo sommario con insulti pesanti – la replica di Giovanni Cocciro -, telefonate di minacce e insulti sui social (che denuncerò contro ignoti ai carabinieri) da parte soprattutto di persone vicine alla maggioranza che attualmente sta governando Cologno. E la cosa incredibile di tutta questa situazione e’ che io non ho ricevuto nessuna contestazione e nessun addebito da parte dell’autorita’ preposta, che dovrebbe accertare per legge le eventuali infrazioni che io avrei commesso. Tra l’altro dai primi accertamenti effettuati risulterebbero infondate le dichiarazioni contenute nella interpellanza fatta dal Cirillo, soprattutto dove si dice che nella mia macchina era esposto il pass del Comune. È chiaro che non appena saranno finiti gli accertamenti da parte della polizia locale, mi riservo di querelare il Cirillo per diffamazione aggravata. Si resta sconcertati dalle modalità politiche con cui e’ stata condotta la denuncia da parte del Cirillo per colpire un membro dell’opposizione politica. Una interpellanza, brandita come un manganello, che ricorda vecchie modalità di gestione politica, superate dal 25 Aprile in poi».

Cocciro ha poi concluso: «Le multe, le sanzioni, in un regime democratico, vengono comminate dalle autorità competenti e non dai consiglieri comunali, soprattutto quando questi consiglieri comunali di maggioranza tendono a colpire membri dell’opposizione. In regime democratico le multe e le sanzioni vengono applicate dalle autorita’ preposte e non dai cittadini o dai consiglieri comunali. E in democrazia i processi vengono svolti nelle aule dei tribunali, e non nei consigli comunali, nelle pubbliche piazze o sui giornali. Soprattutto poi, quando le denunce effettuate sono prive di fondamento».

La vicenda è stata portata in consiglio comunale a Cologno Monzese, con i gruppi consiliari dell’opposizione che hanno abbandonato l’aula nel momento della discussione. «Il Movimento 5 Stelle abbandona l’aula perchè si tratta di un’interpellenanza strumentale. Se si intendeva punire il trasgressore bastava chiamare i vigili domenica per fargli mettere la multa. Qui c’è un attacco esclusivamente personale: non ci piace questo modo di fare, è un’interpellanza inutile con tutti i problemi che ci sono a Cologno Monzese». La mancata chiamata ai vigili, in particolare, rende impossibile sanzionare il proprietario dell’auto. Il sindaco ha definito comunque la situazione imbarazzante, invitando tutti i componenti del consiglio comunale di dare il buon esempio.

Al termine del consiglio comunale, Cirillo ha però rincarato la dose: «Invece di solidarizzare con chi ha proposto e portato le istanze dei cittadini in consiglio comunale, i gruppi di opposizione hanno preferito fare quadrato sul furbetto, di fatto mostrandosi tutti conniventi con il suo comportamento ‘violento’. Purtroppo non sarà possibile comminargli una sanzione, ma staremo attenti ancora affinché tali comportamenti non accadano e siano, la prossima volta, sanzionati. Perché siamo convinti che la ‘prossima volta’ ci sarà molto presto».