Il futuro della Comunità di Cascina Gatti al centro della commissione che andata in scena a Sesto San Giovanni.
«Come Partito Democratico non possiamo che accogliere positivamente la convocazione della terza commissione con la speranza di ottenere finalmente risposta all’interrogazione consigliare – avevano dichiarato dal Pd -, presentata lo scorso anno, a cui l’amministrazione non ha mai dato seguito.I n particolare, noi, e i cittadini di Sesto, vorremmo capire le motivazioni della trasformazione del profilo della comunità di Cascina Gatti (da Socio Sanitario a Comunità di accoglienza Socio Educativa), dequalificando un servizio che in trent’anni ha migliorato le risposte ai bisogni e si è differenziato e perdendo significativi contributi regionali per l’attività sanitaria».
Le richieste del Pd all’assessore Pizzochera sono relative al «perché questa scelta sia stata compiuta senza considerare una storia importante e senza un minimo confronto con i diversi soggetti protagonisti?. Perché non si siano prese in considerazione le conseguenze sui residenti in comunità e perché siano stati esclusi da qualsiasi percorso condiviso?. Ricordiamo la necessità della stesura, per queste persone, di un ‘progetto di vita’ (obbligo di legge) nel quale residenti, famiglie e persone che ne hanno avuto cura per 30 anni, siano coinvolti».
Dal canto suo, l’assessore Pizzochera al termine della commissione ha voluto ringraziare i gruppi di maggioranza per aver chiesto la convocazione della stessa. «Una vicenda strumentalizzata dalla sinistra in modo davvero vergognoso come ormai tutti sanno – ha poi aggiunto Pizzochera -. Finalmente abbiamo messo un punto fermo: chissà se l’opposizione avrà il coraggio di inventare ancora falsità, proseguendo con le strumentalizzazioni politiche. Dopo la commissione di ieri sera, in cui tutte le loro accuse si sono sciolte come neve al sole, spero si siano accorti che sfruttare i disabili è un modo davvero squallido di fare politica».
Pizzochera ha proseguito: «Resta ancora da capire come mai Pd e compagnia non abbiano chiesto loro stessi una commissione per capire cosa sarebbe successo a Cascina Gatti, se tenevano così tanto agli ospiti della comunità: forse perché erano già al corrente di tutto e quindi hanno preferito sollevare un polverone esclusivamente per mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale? Sapevano che dopo oltre trent’anni era necessario procedere a un bando in piena trasparenza e rispetto delle leggi; sapevano che, sempre come previsto dalle normative, andavano cercate soluzioni adeguate agli ospiti sia per l’età che per le loro condizioni psico-fisiche, cosa che non aveva fatto la precedente cooperativa; sapevano anche che Colce aveva deciso di non partecipare al bando. Sapevano tutto, comprese le procedure poco chiare del passato, eppure è stato più facile gettare fango su di me, su tutta la maggioranza e persino sui professionisti che lavorano nei nostri uffici: un modus operandi davvero di basso livello. Spero che, arrivata a questo punto, la sinistra sestese la finisca con queste fake news create ad arte unicamente per screditare l’avversario politico».