C’è un grande vuoto nella stagione della Pro Sesto. Quello lasciato, per forza di cose, dai tifosi, sulle tribune del Breda.
L’emergenza sanitaria ha negato la gioia di una promozione tra i professionisti attesa dieci lunghissimi anni dalla città. All’inizio della stagione, uno spiraglio di luce, con un centiaio di tifosi ammessi, nulla di più. Non una festa vera, al Breda. Non un abbraccio. Poi l’arrivo a ottobre della seconda ondata e, di fatto, la definitiva chiusura al pubblico. Domenica a Livorno la Pro Sesto si giocherà l’ultima chance di una salvezza diretta in Serie C. In Toscana, di fronte all’ultima in classifica ma ancora in lotta per raggiungere i playout, con una vittoria i biancocelesti centrerebbero la salvezza diretta.
A conti fatti, vorrebbe dire restare tra i professionisti. Un traguardo meritato, dopo il grande avvio di stagione. E con la luce in fondo al tunnel della fine di questa emergenza sanitaria, la stagione 2021-2022 potrebbe essere quella del vero ritorno in Serie C della Pro Sesto. Con un Breda pieno, a spingere i biancocelesti verso i 3 punti. Perché una cosa è sicura: gli ultimi mesi della Pro Sesto sono stati veramente delicati. Al Breda non si vince da fine novembre. Ma con il pubblico sugli spalti, forse la storia sarebbe stata totalmente diversa.
A Livorno scenderà in campo una città intera, desiderosa di rimanere tra i professionisti: 90 minuti che valgono 10 anni, 90 minuti per continuare a respirare l’aria del grande calcio a Sesto San Giovanni.