La situazione del Nido Croce al centro dell’attenzione politica del mondo di Sesto San Giovanni.
Tutto nasce dalle accuse mosse dal Pd sestese: «Per la nostra amministrazione, le famiglie ed i bambini che fruiscono dei servizi socioeducativi comunali non sono una priorità fino a quando qualcuno non si lamenta per paura di una perdita di consensi. Più di 60 famiglie che hanno iscritto i propri piccoli al nido Croce, si sono viste ridurre, ad anno già iniziato, il tempo di presenza fino alle 16 e non più alle 18 come previsto a inizio anno».
Dal Pd proseguono: «La causa sarebbe l’assenza di due educatrici a tempo pieno. A farne le spese sono le famiglie ed i bambini con evidente impatto sulla conciliazione, poiché nonostante la grande professionalità delle educatrici che con grande passione si sono fatte carico di garantire, anche di fronte a imprevisti, l’orario fino alle 16. Chi si assume la responsabilità di questo disastro? Adesso, finalmente l’amministrazione, che ancora usava l’alibi del predissesto (che hanno cercato e voluto) e di una multa della Corte dei conti per sostenere che non potessero assumere educatrici neanche in sostituzione a termine si sta lentamente muovendo. La Corte dei conti impone che si rispetti il rapporto tra dipendenti comunali e popolazione, quindi se si assume in altri settori, si depaupera quello socioeducativo, non si tratta di vincoli imposti dal bilancio ma di scelte politiche, scelte di priorità».
Ma il Pd sposta le attenzioni anche su altro: «Altri nidi oltre il Croce sarebbero stati influenzati dalle scelte dell’amministrazione comunale? Viene il dubbio di no e non è ancora detto che non sia così. Ci sarebbero stati rischi occupazionali per le educatrici? Viene il dubbio di sì e non è ancora scongiurato che sia così. Il Pd rivendica il valore del servizio socioeducativi, prestigioso patrimonio decennale della nostra città, la priorità allo sviluppo della socialità dei piccoli in contesti di grande valore formativo, il diritto alla conciliazione del tempo famiglia-lavoro delle famiglie che si sono affidate a Servizio Pubblico e che sono a rischio di perdere quantità e qualità dell’offerta. Le scelte, che anche se rimangiate, di questa giunta parlano forte e chiaro su quali siano le priorità di questa amministrazione».
Immediata la replica dell’amministrazione sestese, affidata alle parole dell’assessore Roberta Pizzochera: «Il solito comunicato stampa che vuole seminare il panico tra le famiglie. Ma perché si ostinano ad allarmare i cittadini su questioni serie di cui forse non comprendono la profondità? Capisco che l’opposizione debba cercare continuamente argomenti su cui attaccare chi governa, ma starà mica usando i bambini per fare politica? Siete imprecisi come sempre: il nido Croce ha avuto due educatrici in maternità, e come tutte le maternità sono tanto benvenute, quanto impreviste. Il partito di opposizione ha dichiarato che i nidi sarebbero in crisi? È rimasto indietro di alcune puntate.Non solo rispettiamo le direttive ministeriali anti Covid, ma viene fatto tutto ciò che è necessario per garantire il servizio alle famiglie. Da oggi in servizio la prima educatrice in sostituzione e a breve la seconda. Ritentate, sarete più fortunati».