Si chiama ‘Cusano Milanino. Tempi da collezione’ ed è il nuovo volume che riassume la storia della Città Giardino.
Un libro realizzato da Emilio Uggeri (delle Case Sparse de Brusù Brusà) e Angelo Ambrogio (cittadino di Cusano Milanino). «Non è, e ben si badi, in ‘alternativa’ alle precedenti opere realizzate dai cusanesi ma bensì un interessante complemento», hanno dichiarato gli autori. Uggeri e Ambrogio non son nuovi in questo genere di imprese letterarie che, seppur esprimano i caratteri e le vicissitudini territoriali, fanno riemergere le comuni storie del passato di tutta la periferia milanese, quella con le campagne, le rogge, i salici e i gelsi.
«Quelle storie che spesso sentiam dire – proseguono -, quasi con malinconico rimpianto, che ‘si stava meglio quando si stava peggio’». Nella nota di presentazione del libro si aggiunge: «Non a caso, i due autori hanno evidenziato in copertina che ‘tutti i tempi, e dovunque siano stati trascorsi, sono cimeli di esistenze passate che molto hanno da raccontarci: conserviamoli perché ci potrebbero far da guida per quelli futuri’. Alcuni dei loro lavori infatti, rispolverando molti degli episodi storici che la nostra storia generale d’Italia annovera, collocano in pari tempo, e proprio anche in questo libro lo han fatto, quelle vicende più specifiche che riguardano la storia locale che, in questo caso è, per l’appunto, quella di Cusano Milanino, prima Città Giardino d’Italia».
La nota poi prosegue: «E così non può passare inosservato anche quel senso di appartenenza, e quindi di riconoscenza, che si prova per il proprio territorio, indimenticabile culla della propria esistenza. Ed è con questo profondo e spirituale senso d’appartenenza che Claudio De Gobbi si è premurato per far avere all’Uggeri e al Bonfanti uno scritto del suo compianto cognato Gianfranco Benedusi: una intelligente ricostruzione storica il cui valore non a caso è stato utilizzato come spina dorsale di questo loro libro. Preziose sono state anche le collaborazioni del fotografo Renato Ferreni di Baranzate e le intelligenti e vignette di Alfredo Saetta che, sparse tra le pagine, sdrammatizzano facendo sorridere».