Pro Sesto, adesso è davvero l’ora più nera: il Piacenza vince 3-1 al Breda

La primavera è sbocciata sopra il Breda di Sesto San Giovanni. Pro Sesto e Piacenza si giocano una grossa fetta della salvezza in un vero e proprio scontro diretto. Biancocelesti, inoltre, con il dente avvelenato, dopo il pesante 6-0 dell’andata proprio in Emilia. 

Parravicini sceglie Livieri in porta; Maldini, Pecorini, Caverzasi e Franco in difesa; Gattoni, Marchesi e Gualdi a centrocampo; in avanti spazio a Maffei e Scapuzzi ai lati di Mutton. 

Partita molto vivace, con le due squadre intenzionate a cercare di fare punti. Al 18’ Parravicini è costretto al primo cambio: esce Mutton per infortunio, dentro D’Amico. Al 22’ la prima vera occasione della gara è per la Pro Sesto, in contropiede: Gattoni lancia per Scapuzzi a scavalcare la difesa, il capitano prolunga per Maffei che trova D’Amico in area. La manovra è però troppo lenta e la difesa del Piacenza fa in tempo a recuperare. 

Sul cambio di fronte Piacenza pericolosissimo: Pedone trova in mezzo all’area liberissimo Corbari. L’attaccante emiliano solo davanti a Livieri manca di incisività e colpisce debolissimo a pochi metri dalla linea di porta: Livieri, in tuffo, la blocca senza problemi e ringrazia l’attaccante del Piacenza per aver cestinato l’opportunità.

I padroni di casa di nuovo pericolosi al 32’: Marchesi vince un doppio contrasto e tenta il tiro appena fuori dall’area di rigore. Palla larga di poco. 

Il copione della gara cambia al 48’: Cesarini viene atterrato in area da Franco. Un rigore dubbio, ma non per il direttore di gara che su indicazione del gurdialinee assegna il penalty. Questa volta Superman Livieri viene spiazzato: è lo stesso Cesarini a trasformare, incrociando il tiro e mettendo in rete il pallone dello 0-1. 

Al 55’ il Piacenza ha la possibilità di bis dagli 11 metri. Pecorini si lascia ipnotizzare dalle finte di Cesarini e lo abbatte. Questa volta pochi dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto Cesarini incrocia nuovamente, Livieri intuisce e tocca, ma non a sufficienza per respingere. È il gol del raddoppio del Piacenza, che trova due reti dal dischetto in 10 minuti. Si tratta del quinto penalty nelle ultime quattro gare fischiato contro la Pro Sesto. 

Parravicini ci prova allora con i cambi: nel giro di tre minuti il mister esaurisce i cambi a sua disposizione ridisegnando la squadra. Escono Gattoni, Maldini e Maffei per far posto a Bocic, Giubilato e Bismark. 

Di fatto, però, la partita non cambia con il Piacenza bravo a chiudersi e con la Pro Sesto incapace di essere mai pericolosa. Anzi, il risultato peggiora ancora all’88esimo: Lamesta raccoglie un calcio di punizione dalla sinistra e di testa batte Livieri per la terza volta.

La Pro Sesto accorcia le distanza al 93’ con il rigore di D’Amico: la punta della Pro Sesto si era in precedenza guadagnato il penalty in maniera alquanto clamorosa. A palla lontana, infatti, Tafa lo ha colpito mettendogli le mani al volto, al culmine di una discussione. La palla era in quel momento in gioco, inevitabile l’intervento dell’arbitro: penalty e rosso per il difensore del Piacenza. Con la trasformazione dagli 11 metri, D’Amico realizza il gol dell’1-3 che chiude la partita.

È una sentenza quella che arriva dal Breda: la Pro Sesto mantiene un solo punto di distanza dalla zona playout e vede sempre di più sfumare la possibilità di una salvezza diretta: 38 i punti per i biancocelesti, 37 per la Giana e 27 per la Pistoiese. I toscani hanno però ancora due gare da recuperare: se alla fine del torneo saranno almeno 9 i punti di vantaggio, sarà salvezza diretta. Altrimenti si dovrà passare dalla lotteria dei playout, dove tutto potrebbe accadere.