Un bel pomeriggio primaverile al Breda di Sesto San Giovanni: ad accogliere sul prato verde la Pro Sesto reduce dal ko di Como e la Pergolettese, lontana appena un punto dai biancocelesti.
Parravicini sceglie Livieri in porta; Maldini, Caverzasi, Pecorini e Franco dietro; Gattoni, Palesi e Sala in mediana; Scapuzzi e Mutton ai lati di D’Amico.
Al 6’ la prima giocata del match: Palesi recupera palla sulla trequarti e serve D’Amico. L’attaccante di proprietà della Pro Sesto conduce il contropiede e imbuca per Palesi: il centrocampista prova a rimetterla al centro rasoterra, ma trova la decisiva opposizione del portiere ospite Ghidotti. Altra ghiotta opportunità biancoceleste al 21’: Sala si invola perfettamente servito da Mutton, entra in area e prova il tiro a incrociare: la palla sfiora il palo e si spegne fuori. La partita scorre via senza grandi occasioni: la Pro Sesto torna a farsi vedere dalle parti di Ghidotti con un debole tiro di Palesi da fuori area. Facile la presa per l’estremo difensore della Pergolettese.
L’occasione più importante della gara arriva proprio a ridosso della fine del primo tempo. Palesi, questa volta con più forza, ci prova ancora da fuori: il portiere respinge proprio sui piedi di D’Amico che potrebbe anche calciare a botta sicura, ma sceglie invece la soluzione al centro, trovando Pecorini. Al centrale difensivo biancoceleste manca però il guizzo dell’attaccante: la sua deviazione a porta vuota è estremamente debole, Ghidotti ha il tempo di rialzarsi e in tuffo bloccare.
Al 55’ la Pergolettese passa in vantaggio al primo tiro in porta: Ceccarelli, direttamente da calcio di punizione dal limite, trova l’angolino in basso a destra. A beffare Livieri, però, una deviazione determinante sul calcio di punizione calciato da Ceccarelli. Dopo appena quattro minuti la grande occasione per il raddoppio degli ospiti. Il bomber della Pergolettese Scardina salta più in alto di tutti sugli sviluppi di un angolo. A negargli il gol è un super intervento di Livieri, che di riflesso riesce a respingere e a mandare la palla sul palo. Sulla linea, in colpevole ritardo, arriva Pecorini a spazzare: abbaglio per il centrale di Parravicini che poteva intervenire ben prima, senza creare il pericolo sulla linea di porta. Raddoppio scampato veramente di un soffio, ma il colpo psicologico dello 0-1 si sente.
Parravicini prova a cambiarla dalla panchina: al 64’ escono Palesi e Sala, dentro Gualdi e Zak. Al 70’ nuovamente mano ai cambi: escono Pecorini e D’Amico, dentro Ntube e Bismark. Latitano le occasioni, ma fioccano i cambi: al 75’ il mister biancoceleste si gioca l’ultimo cambio, dentro Marchesi per Gattoni. Ma un minuto più tardi, la Pergolettese la chiude. Sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla sinistra, la palla messa in mezzo da Morelli viene deviata in porta da Franco, che mette fuori causa Livieri. È l’autogol dello 0-2 che spegne ogni speranza dei biancocelesti.
Ed è la Pergolettese ad andare più vicina al tris, che la Pro Sesto ad accorciare: all’80esimo Villa anticipa Maldini e si invola in contropiede. È ancora un miracolo di Livieri a tenere in piedi i biancocelesti. Il portiere è bravissimo in tuffo a negare lo 0-3 di Villa, arrivato a tu per tu con il numero 22 della Pro Sesto. Livieri si supera anche all’87’: ancora in tuffo manda in corner una conclusione nel cuore dell’area dell’attacco ospite. L’ultima opportunità è sui piedi di Marchesi al 93’: sulla sua conclusione, deviata, arriva il triplice fischio del direttore di gara.
La Pro Sesto perde ancora e non vince al Breda da quasi 4 mesi (ultima volta il 29 novembre contro il Lecco), ma il bilancio è ancora più pesante se guardato nel suo complesso: nelle ultime 9 gare giocate a Sesto San Giovanni i biancocelesti hanno raccolto appena 5 punti dei 27 disponibili. Quello che doveva essere un ‘fortino’ si è trasformato in una barchetta di carta in balia della corrente. E il fiume in piena della Pergolettese si è abbattuto a Sesto, rovesciando la fragile imbarcazione. Una sentenza per Parravicini e giocatori, che appena tre giorni fa avevano perso 1-0, con onore e una svista arbitrale, sul campo del Como. Ma adesso non basta più guardare alle prestazioni, adesso contano solo i punti. Perché il campionato volge verso la sua fase finale e la distanza nei confronti della zona playout si è praticamente annullata: 3 punti di vantaggio (con una gara in meno) sul Piacenza, che arriverà al Breda il 28 marzo. È questo il punto più basso della stagione? Sì. Ma resta ancora la speranza che la barchetta torni a essere quantomeno un motoscafo che naviga verso la salvezza.