«Il tema andrebbe affrontato nella globalità di bacino, in collaborazione tra gli enti»
Da anni, a Milano e hinterland la situazione del fiume Seveso è oggetto di dibattiti e polemiche. Per porre rimedio alle esondazioni che creano disagi nel quartiere Niguarda, sono state pensate diverse vasche di laminazione lungo il corso del fiume, tra cui quella all’interno del Parco Nord. Un progetto mai accettato dai cittadini di Bresso, che con una delegazione nell’estate 2017 si erano anche recati al Parlamento Europeo di Bruxelles per esporre le proprie ragioni. Mentre dal Governo è arrivato il via libera alle vasche, da Cusano Milanino avanza una proposta per riqualificare il fiume. A presentarla l’associazione Amici del Milanino: «Per risolvere definitivamente il problema, bisognerebbe affrontarlo nella sua globalità di bacino e attraverso la collaborazione stretta di Regione Lombardia, Città Metropolitana, Comuni interessati e associazioni del territorio».
Una collaborazione che permetterebbe la creazione di una cabina di regia capace di coordinare la realizzazione di un database per incrociare tutti i dati tecnici, storici e attuali sul fiume. «Partendo da questa base di lavoro integrata – proseguono dall’associazione – si potrebbe procedere all’aggiornamento dei numerosi studi e analisi già realizzate.
Si dovrebbe stabilire un programma di azioni e interventi corredati da una crono-sequenza». Tra i tanti, in particolare, la pulizia dell’alveo e gli interventi di protezione dall’erosione. «Pensiamo che l’idea della vasca nel parco possa essere sostituita ‘rimodellando’ e ‘trasformando’ una superficie di circa 70mila metri quadrati in un’area golenale profonda circa 4 metri, compresa tra via Aldo Moro a sud, il Cimitero di Bruzzano a ovest e l’alveo a nord est», concludono.