In occasione della Giornata del Ricordo, istituita per fare memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, il Comune di Cormano ha inaugurato una panchina tricolore che è stata posizionata presso il Parco dell’Acqua: la panchina è dedicata a Norma Cossetto, ricordata con una targa, e simbolicamente a tutte le vittime civili delle Foibe Istriane.
Un’initolazione che, però, non è piaciuta all’Anpi di Cormano. «È con molta preoccupazione – dichiarano dall’Anpi – che apprendiamo la notizia di un panchina tricolore a Cormano a ricordo di una fascista uccisa nelle foibe triestine. Le Foibe vengono spesso utilizzate come un tentativo di piegare la storia a uno strumento della politica e i miasmi dell’attuale vento neonazista, che ancora troppo spesso soffia in Italia e in Europa, hanno il solo obiettivo di provare a rappresentare l’insieme del movimento partigiano come criminale e assolvere il fascismo. La tecnica di questo revisionismo storico consiste nell’isolare il singolo episodio al di fuori del suo contesto e delle sue cause e nell’omettere consapevolmente qualsiasi riferimento ai crimini del fascismo».
Secondo l’Anpi di Cormano questo sarebbe quanto è accaduto in città: «E infatti questa operazione panchina tricolore è stata fatta in sordina, pare con gravi mancanze procedurali e si presta ad un uso strumentale di una vicenda drammatica e paradigmatica della guerra con tutti i suoi orrori. Non si parla dei delitti mostruosi del fascismo di confine, delle deportazioni di bambini, donne e uomini orrendamente sterminati nei campi di sterminio, delle tremende torture, delle sevizie e dei lanciafiamme usati per bruciare le case degli slavi durante l’occupazione fascista della Jugoslavia. L’obiettivo è quello di cancellare la Resistenza e i suoi valori di libertà e uguaglianza che ancora oggi sono le fondamenta della nostra Costituzione Repubblicana.Come Anpi abbiamo fatto un convegno nazionale sulla vicenda delle foibe coerentemente in linea con quanto scritto nel nostro statuto».
Affermazioni, quelle relative alla cancellazione della Resistenza, dalle quali il Comune di Cormano ha immediatamente voluto prendere le distanze: «Non ci riconosciamo in queste affermazioni, lasciando che per noi parli il nostro operato, aperto al dialogo con tutti e in accoglienza di tutte le istanze purché legittime e non pretestuose, e soprattutto il pensiero del Presidente della Repubblica in occasione della commemorazione del 10 febbraio scorso: ‘Le sofferenze patite non possono essere negate. Il futuro è affidato alla capacità di evitare che il dolore si trasformi in risentimento e questo in odio, tale da impedire alle nuove generazioni di ricostruire una convivenza fatta di rispetto reciproco e di collaborazione. Ogni comunità custodisce la memoria delle proprie esperienze più strazianti e le proprie ragioni storiche. É dal riconoscimento reciproco che riparte il dialogo e l’amicizia, tra le persone e le culture’. La panchina tricolore inaugurata pochi giorni fa sia simbolo e stimolo alla riflessione, al pari di altri segni presenti sul nostro territorio, affinché ogni giorno si possa rinnovare e crescere la volontà di dialogo fondato sul perdono e non sul rancore».