Cinisello, i medici di famiglia uniti contro il covid: «Io mi vaccino»

Il sorriso dietro la mascherina, tutti in posa per testimoniare l’importanza attraverso questo scatto simbolico. I medici di famiglia di Cinisello Balsamo all’unanimità: «Io mi vaccino».

È un messaggio a tutta la cittadinanza, sull’importanza di una vaccinazione di massa per sconfiggere il covid. Arriva dalla scalinata di Villa Ghirlanda, nel cuore di Cinisello Balsamo. Medici di medicina generale e pediatri, che nelle scorse settimane hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti covid e che ora sensibilizzano in prima persona i loro pazienti, ma non solo, sull’importanza di compiere questa vaccinazione.

«È un messaggio importante – ha commentato il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi -. I medici ci sono sempre stati, sono sempre stati sul territorio e non hanno mai abbandonato il loro posto rischiando in prima persona. In un clima di incertezza, questa posizione importante che prendono questi professionisti fa capire quanto fare il vaccino sia importante. Da qui parte la campagna di Cinisello Balsamo, con i suoi professionisti e le sue persone dietro il camice».

Alle parole del primo cittadino seguono proprio quelle dei medici di medicina generale presenti in Villa Ghirlanda: «Chi è già convinto di vaccinarsi continua a chiedere come e quando verrà effettuata la vaccinazione. C’è un piano ministeriale, ma tutto dipende dalla fornitura. Quelli che invece non sono convinti chiedono informazioni. Se fornisci un’informazione corretta in molti sono disponibili a riprendere in considerazione una loro posizione che nasce da una non conoscenza, o dalla disinformazione. Noi siamo qui, ci devono dare mezzi, tempi e condizioni per poterlo fare».

I medici di famiglia di Cinisello Balsamo hanno già garantito che saranno disponibili a vaccinare in prima persona, a patto che ci sia dietro un’organizzazione dietro che dia la possibilità di farlo: «Non ci siamo mai tirati indietro nel fare qualunque cosa. Crediamo in quello che facciamo, ma vogliamo farlo con i dovuti criteri che ci sono stati insegnati durante la professione. Questa manifestazione nasce con l’obiettivo di far capire la nostra posizione, in una situazione italiana che al momento è ancora confusa».

La funzione dei medici di famiglia è quella di essere a disposizione della popolazione, ma proprio da loro arriva anche un accorato appello: «La vaccinazione di massa deve avvenire in sicurezza per tutti. Sia per l’operatore, che non deve spendere di tasca propria per l’acquisto dei presidi, sia per il paziente. Ci deve essere una struttura e un’organizzazione che fornisca tutto quello che può servire per la vaccinazione e che coinvolga come operatori i medici che sono disponibili a vaccinare anche a titolo gratuito. Non è però possibile considerare un medico di famiglia un libero professionista quando lo deve dotare delle strumentazioni necessarie per svolgere un servizio pubblico. Questo porta alla demotivazione del personale sanitario: non possiamo lavorare solo a spese nostre, ma al servizio di tutti per il Sistema Sanitario Nazionale».