La Lombardia torna in zona Arancione da domenica, quando il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che ‘libera’ la Regione dalle restrizioni dell’area Rossa.
«Attendiamo da Roma con fiducia notizie che potrebbero determinare il passaggio della regione in zona arancione, dei veri dati che noi sosteniamo essere positivi da alcuni giorni dovrebbero consentire sicuramente di essere in zona arancione», ha detto il presidente regionale Attilio Fontana nella sera di venerdì.
Il caso dei ‘dati sbagliati’
La promozione della Lombardia arriva con almeno una settimana di anticipo rispetto a quanto previsto, a causa di una rettifica della stessa Regione sui dati forniti il 20 di gennaio, in cui «cambiano il numero dei sintomatici notificati dalla Regione», scrive il Comitato tecnico scientifico.
Secondo quanto riportato dal Corriere Della Sera: «Il ministero della Salute dichiara che il 20 gennaio 2021 la Regione Lombardia ha inviato come di consueto l’aggiornamento dei suoi dati. In tale aggiornamento si constata anche una rettifica dei dati relativi alla settimana dal 4 al 10 gennaio. In particolare si osserva una rettifica del numero dei casi in cui viene riportata una data inizio sintomi e tra quelli con una data di inizio sintomi quelli per cui viene data una indicazione di stato clinico, laddove assente. Tali cambiamenti riducono in modo significativo il numero di casi che hanno i criteri per essere confermati come sintomatici e pertanto inclusi nel calcolo dell’Rt basato sulla data inizio sintomi calcolata al 30 dicembre».
L’Istituto superiore di sanità ha quindi rielaborato i dati rettificati da Regione il 20 gennaio, e che sono stati validati dal Cts, dando così modo alla Lombardia di piazzarsi fra le regioni italiane con un Rt abbastanza basso da rientrare in zona Arancione.
Il presidente Fontana intanto nega che ci sia stato un errore nella comunicazione dei dati da parte del Pirellone: «Regione Lombardia ha sempre mandato dati puntuali precisi, e corretti», chiosa.