Pochi medici di base in Lombardia, Pase attacca il Governo: «Intervenga per incrementare i fondi»

medico di base foto generica Immagine di repertorio

Da ormai praticamente un anno è un tema di stretta attualità: la carenza di medici di base sul territorio lombardo.

Quella che già era una situazione complicata è stata di fatto ulteriormente amplificata dall’emergenza sanitaria ancora in corso. Solo negli ultimi giorni a Cinisello Balsamo il Pd si era rivolto nuovamente al sindaco per chiedere aggiornamenti sulla situazione: «Continuano ad essere numerose le denunce da parte dei cittadini cinisellesi per la carenza sul territorio dei medici di base, dovuta a pensionamenti e a trasferimenti. Interi quartieri della città continuano a rimanere sprovvisti di questo importante presidio territoriale», hanno dichiarato dal Pd cinisellese.

E proprio negli ultimi giorni sulla questione è intervenuto il consigliere regionale Riccardo Pase, componente della commissione Sanità al Pirellone. Pase, in paticolare, è intervenuto  commentando la situazione di carenza di medici curanti lamentata in questi giorni dai cittadini di San Donato Milanese, ma diversi territori lombardi si trovano nella stessa situazione.

«È necessario che il Governo si attivi per incrementare subito i fondi per le scuole di specialità di medicina generale», ha dichiarato Pase, che ha poi continuato: «Questa situazione deve essere immediatamente affrontata da un Governo che continua a non dare risposte. Ancora oggi la Lombardia sta pagando i ritardi di un Governo ancorato ad una legge ferma al 1978. I cittadini hanno il sacrosanto diritto ad avere il proprio medico curante, che rappresenta non solo la porta d’accesso al Sistema Sanitario Regionale, ma che svolge anche l’importante funzione di presidio territoriale a stretto contatto con la cittadinanza. Funzione questa, che si è rivelata in questi mesi di emergenza sanitaria  più importante che mai. Non solo a San Donato Milanese è necessario trovare una soluzione nel minor tempo possibile, ma evidentemente in tutti gli altri territori che presentano la medesima problematica. Per questo mi sto attivando per chiedere degli incontri urgenti con ATS di Città Metropolitana e cercare di trovare una soluzione, che possa, almeno momentaneamente tamponare le mancanze di Roma».