Primo match al Breda del 2021 della Pro Sesto, reduce dal ko sul campo della capolista Renate. Di fronte il Livorno, penultimo in classifica e che arriva a Sesto San Giovanni in una condizione di estrema emergenza, non solo legata la fattore campo.
Gli amaranto, infatti, vivono un momento societario estremamente delicato da ormai diversi mesi: sull’orlo del fallimento, diversi giocatori si sono svincolati nelle ultime settimane. A questo, a complicare ulteriormente la trasferta in Lombardia, si aggiungono due casi di positività al covid riscontrati negli ultimi giorni. Di contro, gli uomini di mister Parravicini si presentano alla sfida con i toscani con diverse novità di formazione.
Su tutte, la presenza in panchina di Bismark, attaccante 1998 arrivato in settimana per raccogliere la pensate eredità di bomber De Respinis, partito in direzione Piacenza e subito in gol all’esordio con gli emiliani. Parravicini in difesa è costretto a schierare Magonara terzino sinistro per sostituire lo squalificato Giubilato, con Pecorini e Bosco centrali e il rientrante Franco sulla destra. A centrocampo confermati Di Munno, Gualdi e Gattoni; mentre in attacco il mister si affida al tridente già schierato come titolare in casa del Renate: Scapuzzi, Mutton e Palesi.
La prima emozione del match arriva dopo un quarto d’ora: l’arbitro Andrea Bordin assegna un calcio di rigore per dubbio fallo di mano di Pecorini su colpo di testa ravvicinato dell’attacco amaranto. A nulla servono le proteste dei biancocelesti, ma a cancellare l’opportunità per gli ospiti è la super parata di Livieri che ipnotizza Braken e salva la Pro Sesto. L’estremo difensore si allunga perfettamente sulla sua sinistra e in tuffo va a parare il suo secondo rigore stagionale, dopo quello con il Lecco sempre al Breda.
È il Livorno a giocare meglio e al 19’ è ancora Livieri l’assoluto protagonista del match. Il classe 2003 Nunziatini raccoglie palla sulla trequarti e dal nulla si inventa una conclusione che sarebbe destinata a spegnersi all’incrocio dei pali. Usiamo il condizionale, perché ancora una volta a cancellare il vantaggio amaranto è un tuffo di Livieri che arriva a toccare quel tanto che basta a mandare la palla sul palo. La prima opportunità per la Pro Sesto arriva al 22’: Gualdi strappa il pallone a metà campo e manda in profondità Scapuzzi. Il capitano biancoceleste punta la difesa avversaria e prova la conclusione sul primo palo, ma la palla finisce fuori.
La prima mezz’ora scorre veloce, senza grandi pericoli ma con troppi brividi per la Pro Sesto, che soffre molto le ripartenze in contropiede degli ospiti. E le sensazioni negative vengono purtroppo confermate al 43’: Parisi pesca Braken oltre la difesa della Pro Sesto, in posizione regolare. Questa volta il numero 9 amaranto è bravissimo ad anticipare l’uscita di Livieri e mettere alle spalle dell’estremo difensore biancoceleste, per il gol del vantaggio dei toscani.
Parte col piede sull’acceleratore il secondo tempo della Pro Sesto. Dopo appena 43 secondi, Scapuzzi raccoglie in area, si gira e conclude. Il suo tiro leggermente deviato inganna il portiere del Livorno Stancampiano ma si spegne di un niente a lato. Il Livorno, però, risponde subito: serve ancora un intervento di istinto di Livieri per salvare il risultato al 49’. Parravicini prova allora a mettere mano alla panchina per ridisegnare la squadra: al 52’ esce Di Munno, Palesi arretra sulla linea dei centrocampisti e ad agire da attaccante esterno va Cominetti.
Il pareggio biancoceleste arriva al 55’: l’arbitro, in evidente difficoltà nel mantere il controllo del match, non fischia un chiaro fallo su Scapuzzi sulla zona sinistra del campo, ma il Livorno sbaglia l’uscita dalla zona ‘calda’. A raccogliere è Palesi che prova subito il tiro in porta: la palla, deviata, arriva sui piedi di Gualdi che è bravissimo a mettere a sedere il portiere e fare l’1-1 con uno scavetto.
La partita si infiamma d’improvviso: il Livorno avrebbe infatti subito l’opportunità del 2-1, ma la conclusione di Braken è centrale e blocca Livieri. Cambia la metà campo e la ghiotta opportunità è per i biancocelesti: Palesi pesca perfettamente Cominetti che stoppa e si invola in area. La sua conclusione violenta viene stoppata in due tempi con un miracolo da Stancampiano, che al pari di Livieri si iscrive di diritto nel registro dei protagonisti del pomeriggio di Sesto San Giovanni.
Al 75’ la Pro Sesto torna a farsi vedere pericolosamente dalle parti di Stancampiano. Scapuzzi raccoglie il pallone spalla alla porta e dopo aver provato a sistemarla tenta la conclusione in acrobazia. La potenza c’è, la precisione no: fuori. Episodio dubbio nell’area del Livorno al 77’: Scapuzzi, trattenuto, finisce a terra. Per l’arbitro Bordin in questo caso non c’è nulla. Restano (tanti) dubbi. La partita sfugge di mano al fischietto di Bassano del Grappa, in evidente confusione: oltre al rigore negato a Scapuzzi, mancano diversi provvedimenti che, nel complesso, spostano gli equilibri della gara.
Nonostante questo, la Pro Sesto ha la palla gol del vantaggio: Cominetti servito sulla corsa arriva in area di rigore a tu per tu con l’estremo difensore amaranto, ma incredibilmente chiude troppo la conclusione e manda a lato di almeno un metro. Incredibile l’occasione cestinata dall’attaccante biancoceleste. Nel finale Parravicini ci prova di nuovo dalla panchina: fuori Palesi, dentro Marchesi. L’occasione per il sorpasso biancoceleste potrebbe arrivare nel recupero, ma anche in questo caso il direttore di gara sceglie di negare il penalty alla Pro Sesto. Dopo una serpentina ancora una volta Scapuzzi finisce a terra, ma per il signor Bordin è tutto regolare. È l’ultima emozione del match del Breda, che si chiude con un 1-1 che di fatto non serve a nessuno.
Al netto della discutilibissima direzione arbitrale, su cui non sono destinate a esaurirsi le polemiche, resta tanto rammarico in casa biancoceleste. Questa con il Livorno era una partita in cui si doveva e si poteva fare di più. Sia per il morale, ma soprattutto per le condizioni con cui gli amaranto si sono trovati ad affrontare la trasferta. Dalla panchina amaranto, infatti, non è entrato nessuno: gli 11 che hanno cominciato il match lo hanno anche finito. Tanti giovani a disposizione, non ancora pronti per la Serie C. Ed è sulla freschezza delle sue riserve che forse Parravicini avrebbe dovuto puntare maggiormente, ma il mister biancoceleste per questa sfida ha scelto di effettuare solamente due cambi, di cui uno a 4 minuti dalla fine.
L’1-1 del Breda porta a 25 punti la Pro Sesto, a 6 lunghezze di vantaggio dal Novara che occupa l’ultima posizione in zona playout. Domenica prossima, sempre al Breda, arriverà la Juventus Under 23: servirà una netta svolta per uscire dalla crisi di risultati che si è ormai aperta da due mesi.