Cinisello, il M5S interviene sul potenziamento dei forni crematori: «Decisione presa senza informare nessuno»

Immagine di repertorio del forno crematorio del Cimitero Nuovo di Cinisello Balsamo

La questione relativa al potenziamento delle linee di forni crematori a Cinisello Balsamo ha aperto un tavolo di discussione politica.

Sulla questione è intervenuto il Movimento 5 Stelle locale: «Cinisello Balsamo è l’unico Comune assieme a Milano che ha i forni crematori nella Città Metropolitana (3 milioni di abitanti) e che supporta il peso delle cremazioni della stessa e della ex provincia di Monza Brianza che ne è sprovvista. Nel progetto presentato in Regione, Cinisello Balsamo diventerebbe il punto di riferimento per le cremazioni di un bacino di oltre 5 milioni di abitanti con circa 5mila cremazioni all’anno pari al 12% delle cremazioni di tutta la Lombardia».

I 5stelle sottolineano l’importanza della tematica ambientale, ma non solo: «Ricordiamo che i forni crematori attuali sono molto vicini alle case dei quartieri di Borgomisto e Sant’Eusebio e che gli abitanti di questi quartieri si lamentano da anni delle esalazioni maleodoranti e delle ceneri su davanzali e balconi. Inoltre Cinisello Balsamo è già nella zona più inquinata di Europa (dati IIASA) con 120 morti premature ogni anno e che non ha certo bisogno di ulteriori fonti di inquinamento (perché sicuramente i fumi dei forni non sono aria pura di montagna). L’aspetto piu’ inquietante della delibera è che è stata adottata il 30 dicembre 2020 senza informare e tantomeno consultare i cittadini specie quelli di Borgomisto e Sant’Eusebio direttamente coinvolti».

Da qui, la presa di posizione di questa parte di minoranza: «IL M5S concorda nel rifare i 2 forni esistenti con le nuove tecnologie che ridurranno il danno ambientale attuale, ma è totalmente contrario alla installazione di altri 2 forni in quanto non necessari per il servizio di cremazione dell’area Nordmilano mentre sarebbe sicuramente piu’ utile che i forni si installassero nella ex provincia di Monza Brianza che ne è totalmente sprovvista. Inoltre il M5S chiede che i cittadini dei quartieri direttamente interessati (Borgomisto e Sant’Eusebio) siano consultati prima di qualsiasi decisione relativa ai forni crematori»

Dal M5S, infine, è arrivata la proposta «affinché i proventi del forno crematorio siano destinati esclusivamente ad abbassare la tassa Irpef aumentata di un milione di euro dalla giunta Ghilardi e ripristinando la soglia di esenzione per i redditi fino a 15mila euro».