La Lombardia è in zona arancione da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio. La decisione è stata presa sulla base di alcuni parametri (il più incisivo sicuramente quello dell’indice di contagio Rt) e comunicata dal ministro della Salute Roberto Speranza, attraverso un’ordinanza firmata venerdì sera.
Insieme alla Lombardia, da lunedì rimangono in zona arancione Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto. Il resto d’Italia tornerà in zona gialla. Dopo il 15 gennaio le zone verranno riassegnate in base a una nuova valutazione.
Le regole della zona arancione
Dopo tutti i decreti e i giorni di zone con colori diversi, a molti sarà necessario un ripasso delle regole che la zona arancione porta con sé.
Movimento: in zona arancione si può circolare liberamente all’interno del proprio Comune (senza bisogno di autocertificazione) dalle 5 del mattino fino alle 22. Nella fascia oraria serale sarà invece in vigore il coprifuoco e sarà possibile uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Per gli stessi motivi sarà inoltre possibile cambiare Comune, fornendo però in caso di controllo l’autocertificazione della ragione dello spostamento. Il decreto legge specifica che saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri dal confine del comune, ma mai verso un capoluogo di provincia. rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. In zona arancione è sempre possibile fare ritorno alla propria residenza. Quest’ultima è considerata il posto in cui si vive “con una certa continuità e stabilità”: quindi le persone che vivono abitualmente nella stessa casa possono ricongiungersi.
Esercizi commerciali: bar e i ristoranti restano chiusi, con l’asporto consentito fino alle 22. Sarà invece sempre consentita la consegna a domicilio. Riaprono invece gli altri esercizi commerciali, compresi i centri commerciali che rimarranno però chiusi nei giorni festivi e prefestivi, a eccezione dei negozi presenti all’interno come faramcia, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole. Ripartono i mercati con tutte le categorie merceologiche.
Scuole: sono tornati a scuola gli alunni di seconda e terza media, mentre resta la didattica a distanza per le superiori e le università, salvo per alcune attività delle matricole e per i laboratori. Resta la chiusura di mostre, musei, teatri, piscine, cinema e palestre. Restano aperti i centri sportivi per le attività non di contatto e per lo sport di carattere nazionale. Confermata la sospensione dell’attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine, anche nei bar e nelle tabaccherie. Riduzione fino al 50 per cento, infine, per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.